Cosa succede quando due creativi si incontrano a Città del Messico vent’anni fa e, anni dopo, decidono di dare un nuovo significato al proprio lavoro? Nasce THEMOIRè: un progetto condiviso che unisce design, responsabilità sociale e ambientale, e una visione radicale del lusso contemporaneo. Nel mondo degli accessori – e in particolare delle borse – il brand milanese ha tracciato una via alternativa e coraggiosa, scegliendo fin dall’inizio di rinunciare alla pelle animale per esplorare materiali innovativi, sostenibili e certificati. Nonostante lo scetticismo iniziale, THEMOIRè ha saputo intercettare una sensibilità crescente, conquistando una community internazionale di donne consapevoli, attente e libere dagli stereotipi dello status symbol. In questa intervista di Gaiazoe, Francesca Monaco, una dei due fondatori racconta la nascita del brand, le sfide affrontate, l’evoluzione del pubblico e il desiderio di restare fedeli a una visione che mette la coerenza prima del profitto.
Il primo incontro, le prime sfide
Come vi siete conosciuti e come è nato il desiderio di creare un brand insieme dedicato, in primis, alle borse sostenibili?
Ci siamo conosciuti a Città del Messico durante uno scambio internazionale con l’università circa 20 anni fa. Quando abbiamo lanciato THEMOIRè avevamo alle spalle già un altro marchio ma sentivamo il bisogno di dare un significato più profondo al nostro lavoro e che potesse combaciare con i nostri valori personali. THEMOIRè è nato da un’urgenza condivisa: creare qualcosa che potesse avere un impatto positivo, mettendo al centro la responsabilità ambientale e sociale. Un luogo in cui far confluire estetica, funzione e visione.
Avete aperto una breccia nel mondo degli accessori con i vostri prodotti: quando lo proponevate all’inizio in un mondo fatto di pelle animale, cosa vi dicevano?
All’inizio molti ci dicevano che era impossibile. Che la pelle fosse sinonimo di lusso e che, senza, non saremmo stati presi sul serio. Ma noi sapevamo che un cambiamento culturale era già in atto. In quel momento il confronto con amici e persone che stimavamo è stato fondamentale: ci hanno ascoltati, incoraggiati e spinti a credere nella nostra visione. Abbiamo scelto di fare della sfida una risorsa, investendo sulla ricerca dei materiali e sulla narrazione di un nuovo lusso: più consapevole, più empatico, più necessario.
Orgoglio e clienti sostenibili
A distanza di tutti questi anni, come vi sentite oggi? Quali sono i problemi che affrontate ancora?
Siamo orgogliosi del percorso fatto, ma consapevoli che c’è ancora molta strada da fare. I temi legati alla sostenibilità sono complessi e in continua evoluzione: dalla tracciabilità dei materiali alle logiche distributive, ogni giorno ci mette davanti a nuove domande. Ma è proprio questa complessità che ci stimola a migliorarci, a cercare soluzioni più giuste e più trasparenti.
Rispetto al momento culturale che stiamo vivendo, i clienti sono più o meno interessati a prodotti sostenibili?
Oggi la nostra clientela si muove lungo due direttrici: c’è chi sceglie THEMOIRè perché ne condivide i valori e chi si avvicina inizialmente per l’estetica, ma poi scopre il nostro impegno etico. In entrambi i casi, percepiamo una sensibilità crescente, soprattutto tra le nuove generazioni, verso il modo in cui un prodotto è fatto, i materiali utilizzati e le persone coinvolte.
La donna THEMOIRè non cerca status, ma significato. È colta, autonoma, consapevole. Apprezza la bellezza autentica, l’artigianalità, e desidera sentirsi rappresentata da ciò che indossa. Questo ci conferma che la sostenibilità, per essere credibile, deve essere vissuta con coerenza e raccontata con trasparenza.
Tra cliente reale e cliente ideale
Pensate di allargare la linea estendendola anche a capi di moda?
Il nostro focus resta sugli accessori. L’importante per noi è che ogni estensione nasca da un’urgenza vera, da una coerenza con i nostri valori, e non solo da un’esigenza di mercato. Siamo attenti a crescere in modo organico, mantenendo forte il nostro messaggio.
Chi è la vostra cliente ideale? E quella reale?
La nostra cliente ideale è una persona curiosa, attenta, che sceglie con consapevolezza. Quella reale le somiglia molto. Non ha un’età o uno stile definito, ma un’attitudine: cerca bellezza, ma non a scapito di etica. Ama i dettagli, le storie, la coerenza. E spesso, quando la incontriamo, ci racconta che si sente rappresentata.
Quante e quali certificazioni avete al momento?
Siamo molto attenti alla selezione del materiale coerente con i nostri obiettivi e chiediamo ai nostri fornitori di proporci prodotti sostenibili con un set di certificazioni a supporto della credibilità dell’offerta. Inoltre THEMOIRè ha la certificazione PETA.
Da cosa vi lasciate ispirare per la creazione dei vostri prodotti?
La natura è sempre il nostro punto di partenza: le sue geometrie, i suoi ritmi, i suoi colori. Ma anche le persone, le culture, le mani. Ci ispira ciò che ha radici profonde e visioni lunghe. Ogni collezione nasce da un dialogo: tra passato e futuro, tra artigianato e innovazione, tra etica ed estetica.
(Intervista raccolta da Viviana Musumeci, founder di Gaiazoe.life)