Lo scorso 13 giugno è stata presentata R4MILANOECOSYSTEM, una piattaforma digitale multi-stakeholder volta a promuovere la sostenibilità e la circolarità nel settore della moda e del design. La piattaforma fornisce strumenti pratici per affrontare le sfide ambientali e supporta l’adozione di soluzioni innovative lungo l’intera filiera. Uno degli elementi centrali è un database dedicato a materiali e processi sostenibili, sviluppato all’interno del progetto MUSA (Multilayered Urban Sustainability Action). Questo progetto, nato dalla collaborazione tra importanti atenei milanesi e numerosi partner pubblici e privati, punta a inaugurare un nuovo modello di cooperazione pubblico-privato per favorire la transizione verso una moda più etica e trasparente. In questa intervista, Camilla Carrara, assegnista di ricerca presso l’Università Bocconi e founder del marchio di moda sostenibile Zerobarracento, ci racconta l’importanza della trasparenza e della tracciabilità nel settore e il ruolo del database nel promuovere la sostenibilità integrata.
Che cos’è MUSA
Come nasce questo progetto e a che punto è al momento?
Il database si inserisce all’interno dello Spoke 5 di MUSA Come nasce questo progetto e a che punto è al momento? Il database si inserisce all’interno dello Spoke 5 di MUSA – Multilayered Urban Sustainability Action è l’ecosistema dell’innovazione finanziato dal Ministero dell’università e della Ricerca nell’ambito del Piano Nazionale di Riprse e Resilienza. Il progetto vede la collaborazione tra l’Università di Milano- Bicocca, ente proponente, il Politecnico di Milano, l’Università Bocconi e l’Università Statale di Milano, oltre a numerosi partner pubblici e privati. Lo Spoke 5 si concentra sull’allineamento di alcuni settori fiori all’occhiello dell’industria milanese ad altissima visibilità – il lusso, la moda, il design – ai più alti standard di sostenibilità attraverso nuovi materiali, nuovi processi e nuovi modelli di sviluppo. A inizio anno è stato pubblicato un bando Bocconi per un ricercatore che potesse sviluppare un database per il tessile sostenibile e da lì è nato tutto.
Chi sono le aziende o gli attori che possono prendervi parte – aziende o anche cittadini-?
I produttori tessili possono candidare i propri prodotti ma il database si rivolge poi non solo a team di sostenibilità e sviluppo prodotto ma anche a studenti, ricercatori, consumatori curiosi che vogliono approfondire il tema del tessile sostenibile.
La piattaforma di R4MILANOECOSYSTEM
Come funziona la piattaforma?
Su r4milanoecosystem, nell’area aziende, è possibile trovare l’area materiali. La ricerca è molto semplice per rendere le informazioni accessibili a tutti. Lato aziende, è possibile candidare i propri prodotti per la pubblicazione. Il database è aperto e gratuito sia lato utilizzatori che aziende.
Quali obiettivi si prefigge?
Questo database rappresenta un passo avanti fondamentale per favorire una sostenibilità integrata. Non si tratta solo di scegliere materiali più sostenibili, ma di avere una visione olistica che abbracci tutto il ciclo di vita del prodotto, dalle materie prime alla produzione, fino alla distribuzione e al riciclo, dando il giusto peso all’azienda dietro il prodotto. Per le imprese è un’occasione per dare visibilità a prodotti che hanno sperimentato ma anche una spinta a fare networking, a creare momenti di condivisione. Le invitiamo a incontrarsi e a fare sistema
Milano è la prima città: vuole essere una capofila?
Musa nasce a Milano come risposta alle sfide che la realtà metropolitana affronta nella transizione verso le tre dimensioni della sostenibilità: ambientale, economica e sociale. E con un’ambizione: quella di inaugurare un nuovo modello di collaborazione pubblico- privata replicabile a livello nazionale e internazionale.
(a cura di Viviana Musumeci, founder di Gaiazoe.life)