La sostenibilità di Malo è un dato di fatto che è stata praticata fin dagli esordi del brand. Negli anni ’70, il Jet Sets passava le estati a Portofino, ispirando l’intuizione per Malo. Questa azienda ha rivoluzionato la maglieria, offrendo cashmere leggero e colori vivaci, fondendo tradizione toscana con innovazione. Fondata nel 1972 come Malo Tricot, ha oltre 50 anni di storia nel creare capi senza tempo.
Il cachemire di lusso
Specializzandosi nel cashmere di alta qualità, Malo ha conquistato il mercato italiano e internazionale. L’azienda ha ampliato la produzione in Toscana, mantenendo l’antica tradizione artigianale. Negli anni ’80 si sono aperte filiali globali, mentre il nuovo millennio ha portato cambiamenti di gestione e una politica di immagine aggressiva.
Nomi di spicco della moda come Gianni Bugli e Tommaso Aquilano hanno guidato la direzione creativa. Il debutto sulla passerella a New York nel 2006 ha ottenuto grande successo. Anna Piaggi ha elogiato Malo come il miglior produttore di cashmere al mondo. I capi Malo sono non solo belli ma anche pratici e resistenti, adattandosi perfettamente alla vita quotidiana.
Malo e il suo approccio alla sostenibilità
Per comprendere meglio quali sono i passi che questo brand ha compiuto nella direzione della sosteniblità, Gaiazoe ha intervistato Nancy Marchini, Direttore Marketing Malo Cashmere
In cosa consistono le attività sostenibili di Malo?
Malo è un brand italiano che da oltre 50 anni è specializzato in maglieria in cashmere e tratta solo fibre naturali di alta gamma. E già questo per noi è un fiore all’occhiello. Ci conoscono soprattutto per il cashmere di lusso ma tutte le nostre fibre naturali sono di altissima qualità e tutti conosciamo bene i benefici che le fibre naturali hanno sulla persona.
Oltre a questo must, da tempo in realtà stiamo sviluppando diverse attività in ottica di sostenibilità e di attenzione ambientale incentrate più che altro al recupero e alla limited edition.
L’ambiente per noi è vitale, perché è parte del benessere dell’uomo come lo sono gli animali. Le nostre lane sono cruelty free e il nostro cashmere arriva da piccoli allevamenti locali in Mongolia dove gli animali sono trattati con cura. Solo il pieno rispetto degli animali garantisce il cashmere della miglior qualità e Malo utilizza solo materiali certificati nel pieno rispetto della natura e delle comunità locali.
Come azienda di moda non possiamo non avere a cuore queste tematiche perché non abbiamo un pianeta B e dobbiamo prenderci cura della terra su cui abitiamo. In quest’ottica, da diverse collezioni abbiamo inserito il cashmere rigenerato con filati post-consumer, il re-cashmere con filati residui di produzione e dunque pre-consumer, progetti zero-waste come la capsule collection Candies e i nostri cappellini Monsai, realizzati con fili di cashmere rivalorizzato. In particolare, il riciclo delle fibre è chiave per la crescita di un modello di produzione e consumo sostenibile. Seguendo i principi dell’economia circolare, siamo in grado di ridurre il consumo di materie prime vergini, acqua ed energia e di aumentare la qualità dei prodotti rigenerati. Inoltre, utilizziamo filati e colorazioni certificati che attestano la provenienza, l’attenzione ambientale e sociale.
Quali sono, tra queste attività, quelle che vi distinguono dai vostri competitor?
Oltre alle certificazioni e ai capi realizzati con filati rigenerati o residui di produzione, che non significa di minor valore, anzi si tratta di filati pregiati che vengono rivalorizzati, come ad esempio i fili di prezioso cashmere vicini all’anima della rocca, il classico cono utilizzato nella produzione tessile, che normalmente verrebbero scartati, ma che noi recuperiamo per dare vita a nuovi capi, ciò che ci distingue è la nostra idea di moda e il reale Made in Italy.
Una moda etica che valorizza il lavoro manuale, con passaggi lenti e attenti, perché i filati che trattiamo devono essere lavorati a maglia o sui telai con delicatezza e precisione. La nostra idea di moda segue la filosofia del produrre meno ma meglio, con il tempo necessario per creare un prodotto di qualità e rispettando il pianeta, donando esclusività al cliente. Ed è una moda che propone capi timeless, con uno stile e una qualità che supera la moda del momento. Un maglione di cashmere, ben fatto e con un filato di pregio, è un capo che dura una vita e, spesso, più d’una perché viene tramandato di generazione in generazione. E cosa c’è di più sostenibile e realmente esclusivo se non un capo che attraversa il tempo senza alterare le sue qualità realizzato con maestria? Il lusso dovrebbe essere questo.
Malo: sostenibile nel DNA
Qual è oggi la vostra visione di sostenibilità?
È una visione concreta e rispettosa verso il consumatore finale. Non vogliamo fare “greenwashing” o sbandierare attività in termini di sostenibilità per accattivare il pubblico. Malo è sostenibile ante litteram e la sostenibilità è nel dna del brand e nella sua storia, da oltre 50 anni.
La storia del cashmere firmato Malo inizia nel deserto del Gobi, nell’area che si estende dalla Cina settentrionale alla Mongolia Interna, dove le capre hircus danno origine alle fibre più pregiate. Successivamente, le lavorazioni, dalla filatura alla tintura, sono interamente realizzate in laboratori in Italia mentre la realizzazione dei capi in maglia è fatta nei nostri stabilimenti a Firenze e a Piacenza. La filosofia del marchio, la sua storia, il know-how dei suoi talenti artigiani e il rispetto per la natura, gli animali e gli allevatori, si intrecciano in ogni singolo capo, realizzato nel rispetto della tradizione, dell’eccellenza e creato per durare nel tempo.
L’avete sempre praticata fin dall’inizio?
Come anticipato Malo è storicamente sostenibile: produciamo collezioni limitate per ottimizzare al meglio produzione e vendite ed essere in linea con la nostra filosofia. Inoltre, avere un capo Malo è possedere un piccolo capolavoro di artigianato italiano, dallo stile senza tempo, da indossare e tramandare. Naturalmente, negli ultimi anni, ci stiamo impegnando attivamente, senza trascurare nessun aspetto: da collezioni puramente sostenibili, all’impiego di materie prime biologiche, a progetti concreti come la collaborazione con Treedom che ha dato vita alla foresta “Malo Green Home”.
Abbiamo piantato 1000 alberi in diverse aree del globo, ciò significa assorbire ben 360 tonnellate di anidride carbonica e la piantumazione di alberi, di cui il pianeta ha così bisogno, continua con lo shopping sul nostro sito online: ad ogni ordine effettuato viene piantato un albero tramite il progetto Tree-Nation.
Oppure il nostro servizio “Malo Forever”, ovvero la possibilità di dare nuova vita agli articoli del nostro brand realizzati in cashmere, lana e fibre naturali di qualsiasi età. Un vero e proprio servizio di riparazione e rigenerazione artigianale che avviene nei laboratori di Malo dove ogni capo viene esaminato con attenzione, riparato dove necessario, lavato con cura grazie all’uso di saponi delicatissimi che rendono le fibre ancor più morbide al tatto.
Quali sono le certificazioni a cui vi affidate?
Le certificazioni seguono i singoli capi prodotti ma possiamo indicarne in generale alcune come il GOTS (Global Organic Textile Standard), la certificazione attesta che il contenuto di fibre naturali sia proveniente da agricoltura biologica, che vi sia tracciabilità lungo l’intero processo produttivo, che vi siano restrizioni nell’uso di prodotti chimici e il rispetto di criteri ambientali e sociali in tutte le fasi della filiera produttiva, dalla raccolta in campo delle fibre naturali alle successive fasi manifatturiere. Il Global Organic Textile Standard è promosso dalle principali organizzazioni internazionali leader nell’agricoltura biologica, al fine di garantire lo sviluppo responsabile e sostenibile nel settore tessile. Cotone e cashmere inoltre sono certificati ICEA, Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale, tra i più importanti organismi del settore in Italia e in Europa. ICEA controlla e certifica migliaia di aziende che svolgono la propria attività nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente, tutelando la dignità dei lavoratori e i diritti dei consumatori, oltre che una produzione biologica e sostenibile. Malo infine non è solo attenta ai filati utilizzati ma anche alle colorazioni impiegate: coloranti certificati GOTS che prevedono sostanze a basso impatto ambientale e meno dannosi per la pelle e la salute; coloranti con estratti vegetali, in particolare per gli azzurri, il grigio-viola, il beige rosato, il giallo curcuma e il rosa.
In termini di responsabilità sociale, fate qualche attività?
Tra tutte, spicca in particolare un’iniziativa che abbiamo avviato diverso tempo fa e che, devo dire, piace sempre molto, tanto che la riproponiamo ogni anno. È la collaborazione con ANLAIDS per la realizzazione di palline di Natale solidali. L’associazione è impegnata dal 1985, anno della sua fondazione, nella prevenzione dell’infezione da HIV e la corretta informazione, nel sostegno alla ricerca, anche sociale, nella tutela dei diritti delle persone con Hiv e nella lotta allo stigma. Le palline di Natale personalizzate Malo per Anlaids, in vetro soffiato bianco con eleganti decori nell’iconico “azzurro Malo” sono un prezioso gesto di solidarietà che amiamo proporre da diversi anni perché richiestissime!
Avete degli aneddoti da raccontare?
Beh, sicuramente relativamente al servizio “Malo Forever”. L’idea è nata “ascoltando” i commenti dei nostri clienti che dichiaravano di avere dei capi Malo da oltre 30 anni e che ne erano molto affezionati. Cosa c’era di più bello che dare continuità ad un capo che racconta la storia di una persona? Avevamo iniziato quasi per scherzo e adesso abbiamo delle persone dedicate al servizio: magliaie esperte in grado di rigenerare capi anche di 30 anni fa, che riparano e rimettono in forma, per esempio, i maglioni di nonni e papà, intrisi di ricordi personali, che vengono restituiti al cliente come nuovi. Per questo servizio oggi abbiamo richieste persino dagli Stati Uniti!
(a cura di Viviana Musumeci, founder di Gaiazoe.life)