Il cervello umano è una macchina delle meraviglie che ci pone nella condizione di compiere svariate imprese, e rappresenta il centro nevralgico dell’esperienza umana. Esplorato ma ancora in gran parte inesplorato, questo organo straordinario è la sede della mente, una manifestazione complessa di pensieri, percezioni, emozioni, memoria e immaginazione che prendono forma all’interno delle sue pieghe e circonvoluzioni.
La parola “mente” è spesso utilizzata come sinonimo del processo che porta all’uso della ragione, ma è importante sottolineare che cervello e mente sono strettamente intrecciati, una relazione indissolubile che si mantiene finché siamo in vita. Lesioni o danni a specifiche aree del cervello possono alterare o silenziare alcune funzioni, senza tuttavia comprometterne altre.
La struttura straordinaria del cervello
Il cervello funge da interfaccia tra la coscienza e il corpo, con una composizione unica: prevalentemente composto d’acqua (circa il 75%), rappresenta circa il 2% del peso corporeo, ma consuma il 20% dell’energia del nostro organismo. Circa 150.000 chilometri di vasi sanguigni assicurano il suo nutrimento, assorbendo il 20% dell’ossigeno del corpo. Sorprendentemente, il cervello è in grado di illuminare una stanza grazie alla potenza dei suoi watt.
La sua struttura comprende materia grigia (40%) e materia bianca (60%), costituendo il tessuto neurale. La crescita esplosiva dell’organo avviene tra 0 e 18 anni, triplicandone le dimensioni e sviluppando pieghe e circonvoluzioni. Il cervello è plasticità, producendo costantemente neuroni e sinapsi, che sono estensioni che consentono ai neuroni di connettersi. Questi collegamenti possono raggiungere fino a 7000 sinapsi da un solo neurone, creando un intricato sistema di comunicazione tra migliaia di neuroni.
La Dinamica dei Percorsi Neuronali
Il cervello risponde attivamente alla stimolazione dei neuroni, aumentando il numero di sinapsi nei percorsi utilizzati più frequentemente. Inversamente, quando un percorso neuronale rimane inattivo, il cervello smantella quei neuroni. Questa dinamica si traduce in regioni cerebrali più utilizzate che diventano più estese o comunicano più rapidamente, mentre le regioni inutilizzate si atrofizzano. Tuttavia, non è una sentenza definitiva; il cervello può riattivare queste regioni mediante stimoli appropriati.
L’Importanza dell’attività cerebrale nella vita quotidiana
Riflettendo sull’importanza di mantenere attivo il nostro cervello, emergono paralleli con le sfide legate all’invecchiamento. Ad esempio, la perdita dell’udito può portare a un isolamento sociale, contribuendo alla mancanza di utilizzo di una parte del cervello e, secondo alcuni studi, accelerare l’insorgenza di patologie degenerative come il morbo di Parkinson o l’Alzheimer.
In conclusione, la saggezza dell’antico proverbio “Mens sana in corpore sano” è ancor più rilevante alla luce delle moderne scoperte delle neuroscienze. Mantenere attivo il cervello attraverso stimoli, apprendimento continuo e adattamento alle sfide quotidiane è la chiave per preservare non solo la salute mentale, ma anche il benessere fisico nel corso della vita.
La meditazione è la chiave più immediata per entrare in contatto con il proprio cervello e potenziarlo nelle sue funzioni.
(a cura di Gaiazoe.life)