Con il trascorrere del tempo e invecchiando è possibile che cambino le abitudini legate allo stile di sonno. Capita che le persone più adulte e senior non necessitino di dormire troppo a lungo. Questo non significa, però, che la mancanza di sonno sia una sana e accettabile. Quando vi capita per un certo periodo di tempo di dormire meno, è opportuno che accendiate il campanello di allarme e vi rivolgiate al vostro medico.
La deprivazione del sonno accade ovunque
La deprivazione del sonno sta diventando un problema in tutti i paesi industrializzati, tanto che negli Stati Uniti i Centers for Disease, Control and Prevention parlano di una vera e propria epidemia di deprivazione del sonno. Le ore di sonno per un adulto dovrebbero aggirarsi tra le 7 e le 8 ore, ma più di un terzo degli adulti lavoratori, ne dormono di meno. Alcune persone non riescono a dormire, altre lo fanno per scelta pensando di ricarvarsi uno spazio vitale serale dopo una giornata di lavoro e questo ha incrementato e incrementa i disturbi del sonno.
Quali sono le ragioni per cui avvengono i cambiamenti nelle abitudini relative al sonno?
- assunzione di medicinali a causa di malattie. Prima di allarmarvi parlate con il vostro medico. Talvolta prescrivono medicinali dimenticandosi delle conseguenze che spesso sono indicate semplicemente sul bugiardino. Anzi, date sempre un’occhiata.
- variazioni del ritmo circadiano. Può succedere nei periodi di stress. Oppure se cambiate alimentazione. Un rimedio semplice può essere quello di cenare presto (mai dopo le 20) e di mangiare leggero. Questo rimedio naturalissimo aiuta nel non appesantire il sonno. Qualcuno suggerisce anche di praticare il digiuno intermittente proprio alla sera.
- menopausa nelle donne che implica un cambiamento ormonale, ma anche perimenopausa. Spesso i medici, soprattutto, ahimé, quelli appartenenti al genere maschile, sottovalutano questa fase delicata nella vita della donna che inizia ben prima della menopausa conclamata. Pertanto, anche se non siete in menopausa, ma avete superato i 50 anni e avete problemi di sonno, parlatene con il vostro ginecologo. E chiedete che vengano fatti degli esami ormonali, come quelli degli estrogeni. Esistono prodotti naturali che possono essere di supporto in questo caso. Agli ormoni bioidentici penserete solo a menopausa conclamata, parlandone con il vostro medico specialista.
- problemi alla prostata negli uomini. Se per le donne c’è la menopausa, per l’uomo c’è il problema della prostata e della minzione notturna. Anche in questi casi è d’uopo rivolgersi allo specialista che in questo caso è l’urologo (le visite dovrebbero essere annuali dopo il compimento dei 50 anni).
- digestione, acidità, gastrite. Vedi sopra alla voce cena leggera (ritmo circadiano)
- riduzione della produzione di melatonina nel cervello. Alcuni studi suggeriscono che in casi estremamente gravi si possa arrivare addirittura ad assumere 10 mg al giorno, ma il quantitativo è elevato e va prescritto sempre dal medico. Inoltre, il rischio di assumere per lungo tempo la melatonina in grandi quantitativi è quello di smettere di produrla in maniera naturale. Pertanto non abusatene.
- ansia, stress e alti livelli di cortisolo. Questi sono degli elementi presenti nella vita di molte persone che possono condurre all’insonnia e al disturbo del sonno. Praticate meditazione prima di addormentarvi, bevete una bevanda calda e staccate gli strumenti digital che emettono luce blu.
(a cura di Viviana Musumeci, founder di Gaiazoe.life, il lifestyle blog dedicato alla sostenibilità e al benessere psico fisico)
Il riposo rigenera il cervello
Questa è l’unica ragione per la quale riposare e dormire la notte dovrebbe essere prioritario per qualsiasi persona. La mancanza di sonno, ormai è stato correlato da un punto di vista scientifico, può causare depressione (ndr un tempo si credeva che fosse la depressione a causare la mancanza di sonno). Dormire male ci mette di cattivo umore perché l’amigdala viene stimolata eccessivamente e ci condiziona mettendoci in uno stato di allerta. La mancanza di sonno, inoltre, influisce sul nostro peso. Dormire poco viene interpretato dal cervello come un segnale di mancanza di forza fisica ed energia, per cui le persone che dormono poco sono propense a mangiare i più durante il giorno. La resilienza emotiva è dunque una conseguenza del riposo notturno.
Durante il sonno, poi, la mente viene ripulita come in una sorta di backup. Questa azione favorisce l’attenzione e la concentrazione di giorno, oltre che a proteggere la memoria. Come hanno dimostrato alcuni studi dell’Università di Berkeley sulla memoria la mancanza di sonno conduce alla perdita della memoria poiché sono le onde cerebrali che trasferiscono durante il sonno profondo i ricordi dall’ippocampo alla corteccia dove vengono trattenuti per lungo tempo. Se il processo viene ostacolato o saltato, questo trasferimento non avviene e i problemi di memoria aumentano. Infine, alcuni studi correlano l’insorgenza dell’Alzheimer con la mancanza di sonno.
Ma se una persona ha davvero difficoltà a dormire, come può risolvere il problema?
Ecco come tornare a dormire bene
La prima cosa da fare per tornare a dormire bene è creare uno spazio nella camera da letto che favorisca il sonno. Innanzitutto togliete tutte le sorgenti di campi elettromagnetici: non tenete in camera televisori, computer, telefonini. Per favorire la produzione di melatonina, la stanza deve essere completamente al buio. Anche il silenzio è fondamentale per tornare al sonno e infine, ricordatevi che il corpo dorme meglio al fresco. Quindi la temperatura ideale oscilla tra i 17 e i 19 gradi. Ovviamente il materasso deve essere comodo.
Le altre abitudini
Il sonno è un rituale che richiede regolarità per questo è opportuno coricarsi presto e svegliarsi presto (lo abbiamo già spiegato qui). Se proprio non ce la fate ad alzarvi presto alla mattina, potete sempre optare per addormentarvi sempre alla stessa ora e alzarvi di conseguenza. Evitate sostanze stimolanti come la caffeina e la teina (sono eccitanti e sottovalutate. Ma in realtà contribuiscono alla produzione di cortisolo che aumenta lo stato di tensione interiore).
Mangiate poco alla sera e cercate di non cenare più tardi delle 20. La digestione è una alleata se è buona, ma diventa un inferno notturno, quando è cattiva.
Se poi volete conoscere due trucchi per addormentarvi facilmente, eccoli qui su un piatto d’argento:
il primo è scaldarvi per raffreddarvi sotto le coperte nel sonno. Potete fare un bagno o una doccia calda, prima di coricarvi. Il secondo è facilitare la produzione di triptofano che agevola il sonno bevendo una bevanda calda come il latte (anche quello non vaccino) o una tisana.
Provate ad adottare questi trucchi per qualche settimana e se vi va, fatemi sapere come procede
(a cura di Viviana Musumeci, founder di Gaiazoe.life)