La crescita del mercato di seconda mano, un tempo relegato a chi cercava occasioni economiche, oggi si sta evolvendo in un fenomeno che coinvolge anche il lusso, e non sempre con sconti. Questo nuovo paradigma è ben esemplificato dalla recente mossa di Rolex, che ha deciso di entrare ufficialmente nel mercato degli orologi usati attraverso il programma “Certified Pre-Owned” (CPO). Un cambiamento significativo che risponde all’incredibile domanda di orologi, spesso non disponibili per lunghi periodi, trasformando così la seconda mano in una possibilità d’acquisto ambita, ma non necessariamente più accessibile.
Quando l’usato supera il nuovo: il caso Rolex
Immagina di entrare nella boutique Bucherer AG di Ginevra, in cerca di un esclusivo Rolex Daytona. Al piano terra, ti accolgono liste d’attesa che durano mesi, se non anni. Nessun nuovo modello disponibile, e la frustrazione cresce. Eppure, salendo al quarto piano, si apre una nuova prospettiva: l’universo del second hand. Tuttavia, l’entusiasmo potrebbe spegnersi presto quando scopri che un Daytona usato, del 2020, viene venduto a 110.000 franchi svizzeri, ben oltre i 74.400 franchi del modello nuovo, se fosse disponibile. Questo ribalta l’idea comune secondo cui acquistare un oggetto di seconda mano significhi risparmiare.
L’incremento di valore degli orologi Rolex usati è frutto di una combinazione di fattori. Prima di tutto, c’è la crescente scarsità di modelli nuovi, unita a una domanda che non accenna a calare. Inoltre, grazie al programma CPO, il consumatore è certo di acquistare un prodotto autentico, eliminando il timore di incorrere in falsi o prodotti contraffatti. E questo ha un valore, soprattutto in un mercato delicato come quello del lusso.
Un mercato in espansione, ma con sfide
La scelta di Rolex di entrare nel mercato dell’usato segna un passo decisivo in un settore destinato a crescere esponenzialmente nei prossimi anni. Secondo Deloitte, il mercato degli orologi usati vale già 20 miliardi di dollari, ma si prevede che raggiungerà i 35 miliardi entro il 2030. Per un marchio come Rolex, che rappresenta solo l’1% di questo settore con il programma CPO, il potenziale di crescita è enorme. Tuttavia, ciò dimostra anche quanto ci sia ancora da esplorare.
Il fascino del lusso “second hand”
La moda di seconda mano, che negli ultimi anni ha conosciuto una rinascita grazie alla spinta verso la sostenibilità e al desiderio di unicità, ora abbraccia anche il lusso. Non si tratta più soltanto di cacciare occasioni economiche, ma di acquistare pezzi iconici, spesso in edizioni limitate o esaurite, che acquistano valore col tempo. E se un tempo il mercato dell’usato era percepito come il rifugio di chi non poteva permettersi il nuovo, oggi si è trasformato in un fenomeno che attira collezionisti e appassionati disposti a pagare somme considerevoli per aggiudicarsi oggetti che non possono più trovare altrove.
Acquistare di seconda mano, soprattutto nel mondo del lusso, non è più solo una scelta economica, ma una vera e propria esperienza che fonde passione, rarità e garanzia di autenticità.
(a cura di Gaiazoe.life)