Ci ritroviamo sempre a chiederci se facciamo abbastanza per il pianeta, se ci sono fonti alternative di energia pulita e se vengono utilizzate davvero. In questo piccolo ed esplicativo articolo conosceremo il Biogas e un’azienda agricola che oltre a produrlo ne fa diversi usi. Ci porremo delle domande su cosa sia e come venga prodotto, utilizzato e soprattutto come questo aiuti il nostro splendido ecosistema. Vedremo anche come un’altra azienda utilizza il Biogas e come questo sia molto utilizzato in Lombardia.
Tradizione ecologica a Pavia
L’azienda agricola Alberto Tavazzani con i suoi prodotti naturali mette in risalto nel modo giusto qualità e sapore nel rispetto dell’ambiente. I campi della Monsignora si trovano in provincia di Pavia: alla Cascina Colombara di Lardirago. Nelle loro risaie cresce “riso biologico” senza uso di concimi chimici, fungicidi, diserbanti. Il riso viene coltivato seguendo un’antica tradizione tramandata da generazioni in generazioni con la passione del lavoro e mantenendo la qualità e genuinità del prodotto.
L’alimentazione della cascina avviene in modo ecologico
La cascina è completamente autoalimentata tramite il Biogas e un impianto fotovoltaico, viene all’incirca prodotto 2 megawatt di elettricità, l’energia che ci vuole per alimentare 500 appartamenti, che oltre ad alimentare la stessa viene venduta per alimentare paesi limitrofi (Marzano, Roncaro).
L’azienda utilizza la tecnica dell’avvicendamento, o rotazione delle colture, già in uso ai tempi dei romani, permette di controllare la crescita di erbe infestanti che soffocano la crescita della pianta e contemporaneamente di arricchire il terreno in modo naturale, la diversità delle piante porta a un consumo diverso delle risorse, che si traduce in benefici qualitativi del prodotto finale e della conservazione del terreno. Questo sistema non rompe l’ecosistema naturale dell’ambiente, rispetta la flora e la fauna, ma soprattutto migliora la qualità della vita. Inoltre, un fattore che dà possibilità di limitare l’uso di trattamenti chimici, con vantaggi per piante, terreno e consumatori. Nell’azienda la coltivazione a “rotazione” è attuata secondo il metodo biologico in base all’osservanza rigida dei
disciplinari del reg. CEE 2092/91.
Per quanto riguarda la concimazione è influenzata positivamente dalla tecnica della rotazione perché garantisce la mineralizzazione della sostanza organica e riduce i fenomeni di immobilizzazione e di tossicità legati all’ambiente sommerso.
Che cos’è il Biogas
Il Biogas è il più utilizzato tra le fonti per creare energia rinnovabile, è composto da vari gas dal 45 al 70% di metano e per il resto da anidride carbonica (contiene anche piccole parti di ossido di carbonio, azoto, idrogeno, idrogeno di solforato). Si ottengono tramite la fermentazione di sostanze organiche (vegetali e/o animali) per via di numerosi batteri. Il processo viene effettuato a temperatura controllata e in assenza di ossigeno per fa sì che la fermentazione avveni. Questo processo si chiama digestione anaerobica.
Come viene utilizzato il biogas
Il Biogas ha un alto potere calorifico e per cui può essere utilizzato per alimentare caldaie ma può essere convertito anche in elettricità in tutto rispettando l’ambiente. I materiali organici di scarto utilizzati per produrre i gas nella cascina sono alcuni prodotti agricoli di seconda raccolta, paglia macinata per facilitare la fermentazione, insilato di mais ovvero il mais lasciato fermentare all’interno dei silos, pane e altri rifiuti alimentari dei supermercati e trebbie ovvero scarti della lavorazione della birra. Sono usati anche liquami come letame miscelato con acqua per renderlo più liquido. I materiali solidi vengono macinati in un mulino e successivamente uniti ai liquidi all’interno di una cisterna aperta dando la possibilità all’acqua piovana di unirsi al composto, nella stagione più secca l’acqua viene aggiunta manualmente. Dalla cisterna attraverso tubi di ricircolo il liquame viene trasferito all’interno dei digestori, ovvero due grandi serbatoi dove avviene la fermentazione. I batteri che permettono questo processo sono presenti soprattutto nelle feci. Il Digestato, ovvero residuo finale della fermentazione che è una sostanza solida ed asciutta, finita la lavorazione viene raccolto in un deposito e viene riutilizzato all’interno del digestore stesso, ma può essere impiegato anche come concime e nelle stalle per rendere l’ambiente meno scivoloso agli animali. Sulla parte superiore del digestore sono presenti le tubature dove passa il gas che arriva fino al motore, il quale genera elettricità. Questa poi attraverso l’impianto alimenta una cabina elettrica che la distribuisce ai vari paesi limitrofi.
E le altre aziende come utilizzano il Biogas?
Il gruppo CAP è nato 1928 con l’obiettivo di portare l’acqua nelle case dei milanesi. Dopo 90 anni, è diventata la prima mono utility del panorama nazionale, diventando così anche la più importante azienda di gestione del servizio idrico nella città di Milano e di alcuni comuni nei dintorni ovvero Monza, Pavia, Varese e Como. Nel 2019 si è ampliato avviando l’impianto di Biometano, ovvero l’equivalente del Biogas, presso il depuratore di Bresso-Niguarda, il quale è stato il primo impianto in Italia a immettere in rete SNAM (rete nazionale con la funzione di assicurare il corretto flusso del Biogas) il Biometano. L’impianto ha una potenzialità 90 m3/h. Tutto quello che viene prodotto è venduto a una ditta di shipping. Nel 2020 la produzione è stata incrementata del 27% permettendo di immettere in rete SNAM 598.207 sm3. È attualmente in fase di avviamento un impianto pilota per la produzione del Biometano con tecnologia di separazione del metano tramite filtrazione ad assorbimento con Zeoliti (minerale in grado di assorbire CO2).
Che rapporto ha la Lombardia con il Biogas?
La superficie coltivata in modo biologico in Lombardia è più che triplicata. La tendenza risponde all’aumento del giro d’affari intorno al biologico, che in Italia ha raggiunto la cifra record di 4,3 miliardi di euro nel 2020. Collegandosi in maniera strettissima alla questione del Biogas, infatti il 22,5% degli impianti per biogas presenti oggi in Italia si trova in Lombardia, per una potenza installata di oltre 250 MW. Tra cui il primo vero impianto in
Italia “la castellana” di Corbetta che è in grado di produrre 450 cubi l’ora di Biogas che oltre a salvaguardare l’ambiente fa risparmiare sul riscaldamento. La produzione di letami e liquami è la nuova economia green e sono indispensabili per fertilizzare i terreni in maniera naturale e aiuta a garantire la produzione del Biogas e di altre energie rinnovabili. In Italia oggi si producono 1,7 miliardi di metri cubi di Biometano, ed è possibile arrivare entro il
2030 a 6.5 miliardi con la trasformazione del 65% dei reflui degli allevamenti.
( a cura di CATERINA ZEHENDER, Green Ambassador IED Italia)
Fonti
https://www.iesbiogas.it/cose-il-biogas
https://risodellamonsignora.it
https://www.aziendaagricolascotti.it
https://www.gruppocap.it
https://www.ilgiorno.it/economia/lombardia-energia-biogas-1.7058804