La meditazione dei colori è una pratica che unisce due elementi potenti: la visualizzazione dei chakra e l’immagine di una luce che ci avvolge e ci protegge, insieme alle persone che amiamo. È un’esperienza che va oltre il semplice rilassamento: diventa un modo per ritrovare equilibrio interiore, stimolare il cervello e nutrire il corpo, mentre ci sentiamo parte di una rete di connessioni più ampia.
Un percorso che parte dal basso e si apre alla luce
Tradizionalmente, la meditazione sui chakra invita a portare l’attenzione sui centri energetici, iniziando dal primo – il chakra della radice, di colore rosso – e salendo progressivamente fino al settimo, il chakra della corona, legato al viola o al bianco. Ogni tappa di questo percorso porta con sé un colore e una qualità: forza, creatività, amore, calma, intuizione.
Nella variante che integra la luce protettiva, questa esperienza si arricchisce ulteriormente. Non ci limitiamo a visualizzare il colore dentro di noi: lo immaginiamo espandersi, fino a diventare una sorta di scudo luminoso che ci circonda e che si estende a chi portiamo nel cuore. È un gesto immaginativo che trasforma la meditazione in un atto di cura condiviso.
Cosa succede nel cervello quando meditiamo sui colori
Quando visualizziamo i colori, il cervello non rimane passivo. Le aree visive si attivano come se realmente stessimo osservando quelle sfumature, stimolando la creatività e rafforzando i circuiti dell’immaginazione. Allo stesso tempo, il sistema limbico – che regola emozioni e reazioni istintive – viene modulato: i colori associati a calma, amore o vitalità aiutano a ridurre l’ansia e a riequilibrare lo stato emotivo.
Non solo. Questa pratica favorisce anche la comunicazione tra emisfero destro e sinistro, creando un ponte tra immaginazione e logica, intuizione e linguaggio. Nel tempo, questa ripetizione genera neuroplasticità positiva: i circuiti legati alla sicurezza, alla serenità e al senso di connessione diventano più forti, contrastando i pensieri negativi che spesso tendono a dominare la mente.
Il corpo che si rilassa e si radica
A livello fisico, i benefici sono altrettanto evidenti. La meditazione dei colori stimola il sistema nervoso parasimpatico, quello che ci aiuta a rilassarci. Il battito rallenta, il respiro si fa più profondo, i livelli di cortisolo si abbassano. Questo porta a una sensazione generale di leggerezza e benessere.
Ma non si tratta solo di rilassamento. Allineare i chakra in un percorso che va dal basso verso l’alto dona anche energia, vitalità e una maggiore centratura. L’immagine della luce che ci protegge rafforza il senso di radicamento e attenua paure e insicurezze, regalando una sensazione di sicurezza che si riflette anche nel corpo, con muscoli più distesi e respirazione più fluida.
Una pratica che rafforza legami e resilienza
Forse l’aspetto più bello di questa meditazione è che non riguarda solo noi stessi. L’idea di estendere la luce protettiva alle persone che amiamo diventa un atto di connessione profonda, che alimenta empatia e compassione. È come se, in quell’istante, ci ricordassimo di essere parte di un tessuto più grande, in cui il nostro benessere è legato a quello degli altri.
La meditazione dei colori diventa così un piccolo rito quotidiano di resilienza: un tempo per respirare, ritrovare equilibrio e allo stesso tempo generare energia positiva che si espande oltre noi.
La meditazione del mese di ottobre
Questa meditazione sarà anche parte del percorso guidato da Viviana Musumeci, che ogni giovedì sera alle 21 accompagnerà i partecipanti in una pratica online dedicata ai colori e alla luce protettiva. Un appuntamento pensato per rigenerare mente e corpo, creando uno spazio di connessione profonda con sé stessi e con gli altri. Per iscriversi e ricevere i dettagli, è sufficiente inviare una mail a vivianamusumecigaiazoe@gmail.com
(a cura di Gaiazoe.life)