Un ponte tra culture, tradizione e contemporaneità
La Riyadh Fashion Week si è aperta con una sfilata destinata a rimanere nella storia: Vivienne Westwood ha presentato per la prima volta in assoluto una collezione nel cuore del Medio Oriente, trasformando la passerella del Palm Grove in un dialogo poetico tra artigianato locale e moda d’avanguardia.
La maison britannica, oggi guidata dal team creativo che continua a portare avanti l’eredità della leggendaria stilista, ha scelto di collaborare con Art of Heritage, istituzione saudita impegnata nella salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artigianale nazionale.
Il risultato è una capsule collection esclusiva in cui l’identità estetica di Vivienne Westwood si intreccia con la raffinatezza dei ricami e delle tecniche tradizionali saudite. Un incontro che celebra l’arte come linguaggio universale, capace di unire culture lontane attraverso la bellezza del saper fare.
L’arte dell’artigianato come linguaggio sostenibile
Ogni capo della capsule collection è stato ricamato a mano da artigiane saudite, custodi di tecniche antiche tramandate di generazione in generazione. Hashu, Nadqdah (Talli), Dabkah e Zari: nomi che raccontano la ricchezza di un sapere manuale che, in questa collaborazione, diventa anche strumento di empowerment femminile e valorizzazione del lavoro locale.
Vivienne Westwood, da sempre impegnata nella difesa dell’ambiente e della cultura artigianale, rinnova così il suo messaggio etico: la moda come forma di attivismo e come ponte tra tradizione e futuro. La maison britannica, pioniera nel coniugare estetica ribelle e consapevolezza sociale, trasforma la couture in un mezzo di espressione e dialogo interculturale.
Una sfilata tra memoria e innovazione
In passerella, la capsule si è alternata ai look della Primavera/Estate 2026 e ad alcune creazioni iconiche d’archivio, in un viaggio visivo che ripercorre i codici stilistici della maison: corsetti strutturati, drappeggi scultorei, mantelli romantici e silhouette dal fascino intramontabile.
La palette cromatica – che spazia dall’azzurro cielo al turchese, passando per crema e nero – accompagna la narrazione di un’eleganza contemporanea che gioca con proporzioni e texture.
La stessa attenzione alla tecnica sartoriale, tanto maschile quanto femminile, emerge nei tagli precisi, nei volumi esasperati e nei dettagli che evocano l’essenza di una moda intellettuale e sostenibile, fatta di scelte consapevoli e cura del dettaglio.

L’eredità di Vivienne Westwood: attivismo, arte e identità
Fin dai suoi esordi, Vivienne Westwood ha usato la moda come piattaforma per denunciare le ingiustizie sociali e ambientali, promuovendo uno stile di vita etico e alternativo al consumismo.
Questa collaborazione con Art of Heritage conferma la visione della maison: la creatività come atto politico, capace di generare consapevolezza e valorizzare la diversità culturale.
In un mondo che corre verso l’omologazione, la sfilata di Riad è un invito a rallentare, osservare, custodire. Un messaggio universale che unisce Londra e l’Arabia Saudita in un unico fil rouge: quello dell’arte intesa come resistenza e rinascita.
(a cura di Gaiazoe.life)
