Il progetto che Ratti Fabrics ha messo in piedi con 2nd Life è una rivoluzione culturale nel mondo della moda che dovrebbe appartenere a tutte (nessuna esclusa) le aziende fashion (e probabilmente non solo quelle). Quello dell’upcycling (se vuoi, qui trovi la definizione) è un concetto semplice che dovrebbe entrare a far parte della mentalità e della cultura di tutti. Ratti Fabrics lo mette in pratica oggi sui capi finiti rimasti in stock.
I capi invenduti, quelli che di norma vengono distrutti (ndr pensate allo spreco di energie e risorse di lavoro, di denaro, di materiale e la relativa produzione di CO2 senza avere nemmeno la vendita dei prodotti), con questo approccio sono reimmessi nel ciclo distributivo con una forma diversa, consentendo così di evitare una perdita economica. Questo è 2ndLife PRINT.
Ma non è tutto, perché Ratti ha anche inserito 2ndLife FIBERS e 2ndLife WATER.
Il primo si riferisce all’ovatta creata attraverso il riuso/riciclo delle fibre di seta. In questo caso la fibra prodotta viene usata per i capi di abbigliamento sportivo e casualwear.
La seconda, invece, si riferisce alle caratteristiche idrorepellenti che le fibre acquisiscono dopo un processo industriale che ristabilisce il legame con il capo, prolungando così il ciclo di vita del capo e riducendo ulteriormente l’impatto di questo sull’ambiente.