In occasione della Giornata Nazionale degli Alberi del 21 novembre, il progetto non-profit Prospettiva Terra ha condotto un’indagine per misurare la consapevolezza degli italiani sul ruolo fondamentale degli alberi nel contrastare gli effetti del cambiamento climatico. Lo studio, realizzato su un campione di 1.000 residenti in cinque grandi città (Milano, Torino, Roma, Napoli e Palermo), rivela lacune significative: quasi un italiano su tre ignora che gli alberi urbani sono capaci di assorbire CO2, mentre uno su cinque non sa che possono mitigare gli allagamenti dovuti alle piogge intense.
Il progetto, fondato dal prof. Stefano Mancuso, esperto di neurobiologia vegetale, e da Marco Girelli, CEO di Omnicom Media Group Italia, coinvolge partner come McDonald’s, Henkel e Ricola, con il supporto scientifico di Pnat e la collaborazione di BAM – Biblioteca degli Alberi di Milano. La missione è chiara: sensibilizzare cittadini e imprese sull’importanza del verde urbano per affrontare la crisi climatica.
Le foreste: giovani meno preparati rispetto agli adulti
Sei italiani su dieci riconoscono che le grandi foreste globali sono fondamentali nell’assorbire CO2. Tuttavia, sorprende che i più giovani (18-24 anni), generalmente attenti alle tematiche ambientali, siano meno informati (58%) rispetto alla fascia 55-64 anni (65%).
Verde urbano: desiderio e realtà
L’indagine mostra che il 75% degli intervistati percepisce una discreta diffusione di alberi nel proprio quartiere, ma con forti variazioni locali. Torino guida con il 90% della popolazione che segnala una buona presenza di alberi, seguita da Milano (80%), mentre Napoli e Palermo chiudono la classifica rispettivamente con il 51% e il 63%. Non a caso, Napoli e Palermo sono anche le città dove il desiderio di più alberi è più forte (93% e 87%). L’analisi evidenzia inoltre che il desiderio di verde è maggiore nei centri città (87%) rispetto alla periferia (68%), dove spesso la presenza arborea è più consistente. Tra gli alberi più riconosciuti per il loro contributo al contrasto del cambiamento climatico, la quercia domina con il 63% delle preferenze, seguita dall’abete (39%) e dal pino (37%). Tuttavia, specie meno note come i tigli e i frassini offrono benefici comparabili.
Alberi e benessere: un legame universale
Il verde non è solo un alleato climatico, ma anche un balsamo per la mente. Il 96% degli intervistati associa la presenza di alberi a benessere mentale, serenità e gioia. Napoli, nonostante la scarsa diffusione del verde, è la città dove questa connessione è più sentita. Quando si chiede agli italiani cosa evocano gli alberi, le risposte spaziano da sentimenti di relax (33%) e purezza (22%) a forza (17%) e gioia (7%).
(a cura di Gaiazoe.life)