Un tempo diffusi in tutto il Trentino, i gamberi di fiume (A. pallipes) sono oggi confinati in aree isolate che ancora conservano un certo grado di naturalità, mentre sono quasi scomparsi dai grandi fiumi di fondovalle, vittime dell’inquinamento, delle attività umane e della diffusione di specie invasive. Nonostante questa drammatica riduzione, i gamberi di fiume rimangono cruciali per l’equilibrio degli ecosistemi acquatici. Con l’obiettivo di tutelare e valorizzare le acque del territorio, il festival “Gamberi: Festival delle Acque” a Comano vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’acqua come risorsa essenziale, promuovendo un ritorno alla naturalità dei corsi d’acqua trentini attraverso l’arte, la scienza e la partecipazione collettiva.

Gamberi Festival delle Acque si tiene a Comano dal 6 all’8 settembre. Gaiazoe.life ha intervistato Fabio Parisi, il cordinatore dell’evento
Quali sono gli obiettivi principali della seconda edizione del “Gamberi” Festival delle Acque a Comano Terme?
Gamberi é un progetto nato dal basso di cittadinanza pro-attiva che si vuole porre come piattaforma d’incontro sul tema Acque. Gamberi vuole avere un impatto locale, con una visione internazionale e il miglioramento della qualità delle acque del Trentino é il macro-obiettivo primario a lungo termine. Questa volontà può essere suddivisa in sensibilizzazione locale e incentivazione delle progettualità virtuose, importazione di strumenti e conoscenze e creazione di un prodotto turistico/ricreativo che lavori sul substrato culturale della comunitá. In sintesi, Gamberi vuole dare una voce all’acqua.
Come si è evoluto il Festival rispetto alla sua prima edizione, e quali sono le novità di quest’anno?
Gamberi lavora in gran parte sulla comunicazione e mediazione tra vari interlocutori e nel 2024 abbiamo rafforzato la nostra potenza comunicativa con un ufficio stampa e collaborazioni con Media Partner. Per la mediazione é stato importante investire sulla strutturazione di “Confluenza”, una tavola rotonda per parlare di gestione delle acque e cambiamenti climatici prevista sabato 7 settembre alle 10:30.
Può parlarci dell’importanza dell’acqua per la valle delle Giudicarie Esteriori e come il Festival intende promuoverne la tutela?
Per quanto é importante l’acqua rimando al Manifesto fondativo del festival. Il festival vuole essere una piattaforma di cittadini credibile, slegata dalle dinamiche di politica locale e che si pone come partner tra ente pubblico, privati e organizzazioni di qualsiasi tipologia (scuole, consorzi, parchi naturali, etc) al fine di sollecitare una comune attenzione alla promozione e miglioramento della fonte idrica.
Gamberi: il programma
Quali sono i principali eventi e attività in programma durante il Festival, e in che modo contribuiscono alla sensibilizzazione riguardo le risorse idriche?
Gamberi vuole portare un contributo culturale di spessore composto da 35 eventi che si declina in base al pubblico. Per bambini e famiglie venerdì 7 settembre si puó fare una passeggiata collettiva tra le opere di street art e le installazioni artistiche create per il festival e in serata assistere allo spettacolo comico di Diego Parassole. Sabato ci sono letture e laboratori in acqua con gli esperti del Parco Naturale Adamello Brenta, dell’ass. Pescatori dell’Alto Sarca e della Fondazione di Ricerca Edmund Mach. Sabato sera si puó gustare la cena a basso impatto idrico servita sui ponti e assistere agli spettacoli teatrali e musicali. Domenica 8 settembre per le famiglie e per chi vuole fare esperienze attive ci sono le escursioni sul territorio di vario livello di difficoltà per conoscere luoghi e storie delle Valli Giudicarie, tra cui le Fontane del Bleggio, la Forra del Limato, il villaggio Palafitticolo di Fiavé e la riserva Naturalistica di Nembia.
Per gli amministratori suggeriamo “Confluenze”, la tavola rotonda sul mondo dell’acqua di sabato mattina, “We talk”, il momento di divulgazione scientifica sabato pomeriggio e “Goccia dopo Goccia” domenica pomeriggio, il momento di assegnazione del Premio Internazionale Comano e lancio della Buona Pratica da condividere con i partner. Come potete vedere dal programma Gamberi tocca tanti luoghi, sensibilità ed interessi e cerca di orientarli verso lo stesso obiettivo.
Come la comunità delle Giudicarie Esteriori, composta da istituzioni, aziende e associazioni, ha supportato il progetto Gamberi e quale impatto si prevede avrà sul territorio?
Fin dalla nascita di Gamberi abbiamo avuto grande supporto da un gruppo di 104 partner profondamente variegato: partendo da decine di poccole attività locali, numerosi partner provinciali come gli assessorati al Turismo e all’Ambiente, soggetti nazionali come varie università rappresentate nel Comitato Scientifico di Gamberi fino a organizzazioni internazionali come l’Ass. Dei Musei dell’Acqua di UNESCO.
Ogni tipologia di partner può dare e ricevere contributi dal festival, spesso molto diversi; andando per esempi, il panificio locale può essere sensibilizzato al tema e creare prodotti e processi a basso impatto idrico, i contadini possono avere informazioni sui trend delle precipitazioni e orientare le culture future, il Parco Naturale ha la possibilità di incontrare più giovani e diffondere le proprie ricerche e l’Assessorato del Turismo può sviluppare un progetto virtuoso di rete e supportare un prodotto turistico innovativo.
L’obiettivo del Festival é arrivare ad una qualità idrica tale da vedere il ritorno del Gambero di fiume e per avere questo impatti concreto serve che ogni persona, azienda ed ente locale sia profondamente connessa e sensibilizzata al tema. Per questo parliamo agli amministratori e cittadini di oggi ed a quelli di domani.

L’attenzione all’acqua che viene posta in questo territorio è un modello esportabile o già esportato altrove?
La recente esperienza di questo festival non ci ha ancora permesso di provare ad esportare questo formato, ma se ci saranno opportunità di dare contributi in altre realtà di certo non ci torneremo indiero. Il nostro modello si basa sulla proposta di un progetto aggregativo, positivo e costruttivo che pernea su una risorsa fondamentale e uno spirito giovanile; per questi motivi vedo possibile esportarlo.
(intervista a cura di Viviana Musumeci, founder di Gaiazoe.life)