Nel cuore della profumeria artistica contemporanea, c’è chi riesce a trasformare ogni accordo olfattivo in una narrazione intima e sostenibile. Daniela Caon, co-founder di Laboratorio Olfattivo e Maison Tahité, è una di queste voci rare. Con una visione che unisce estetica, ricerca e responsabilità ambientale, ha saputo costruire due realtà distintive nel panorama della profumeria di nicchia. In questa intervista, ci accompagna dietro le quinte del suo percorso creativo, svelando l’equilibrio tra imprenditorialità, passione e un profondo rispetto per il valore del tempo e della natura.
Una maison che è un contenitore creativo originale
Come, dove e perché nasce Maison Tahité?
Maison Tahité nasce nel 2020 con l’obiettivo di creare un contenitore creativo originale e contemporaneo. Attraverso l’esplorazione innovativa del mondo gourmand volevamo infatti rivolgerci ad un pubblico giovane, pop ma dai gusti estremamente raffinati, che ama molto questa famiglia olfattiva, offrendogli qualcosa di nuovo, un punto di vista diverso sul tema. Questo viaggio iniziato con la vaniglia, a cui il progetto deve anche parte del nome, si è arricchito negli anni di altre materie prime gourmand molto amate: il cacao, il caffè.
In cosa consiste il concetto di lusso sostenibile visto che spesso il lusso è la ragione per cui la sostenibilità non viene messa in pratica?
La sostenibilità è stata un’altra delle sfide di Maison Tahité: realizzare qualcosa di bello, lussuoso ma rispettoso dell’ambiente e del consumatore. Da subito abbiamo ricercato la sostenibilità nello studio del nostro packaging e nel tempo il nostro obiettivo è divenuto quello di perseguire questi valori, per quanto la sfida sia ancora più complessa, nel selezionare materie prime di ottima qualità, provenienti da filiere controllate e che salvaguardano l’ambiente. Per noi, lusso sostenibile significa scegliere di fare la propria parte ogni giorno, contribuendo anche solo con piccoli gesti che possano davvero fare la differenza, rispettando in primo luogo i nostri consumatori, allineandoci a quelle che sono le loro aspettative e necessità. All’interno di un business credo che la sostenibilità consista essenzialmente nel coniugare qualità, design, ricercatezza con il rispetto delle persone e di ciò che ci circonda.
La sfida della sostenibilità
Cosa deve fare maison profumiera per vincere la sfida della sostenibilità?
Tenersi costantemente aggiornata su quelle innovazioni che consentirebbero un processo produttivo il più responsabile possibile, re-inventarsi e affinare costantemente le proprie scelte e procedure. Fondamentale affinché questo avvenga, è operare con consapevolezza all’interno del settore.
Oltre al progetto oggetto del comunicato stampa e la shopper, come declinate quotidianamente la sostenibilità?
Ridurre gli sprechi e accorciare la filiera produttiva, eliminare dove è possibile il processo meccanico per favorire quello umano.
Avete delle certificazioni e se sì, quali?
Per quello che concerne i nostri materiali, per la sleeve utilizziamo la carta Favini Crush, certificata FSC™, realizzata con sottoprodotti di lavorazioni agro-industriali usando energia rinnovabile, senza OGM e contenente il 40% di riciclato post consumo. La Carbon footprint è ridotta del 20% rispetto ad una carta tradizionale. La colla è vegetale e il cartone interno è riciclato. La strada verso l’ecosostenibilità è continuamente in definizione, con nuovi sviluppi, così come la regolamentazione al riguardo, e noi facciamo il possibile per perseguire questo obiettivo che tra i nostri valori di riferimento.
Avete mai pensato di iniziare il percorso per diventare una BCorp?
Certamente è un obiettivo che rientra nostri progetti futuri; ogni nostra azione orientata al benessere sia verso i nostri clienti che verso i nostri collaboratori.
Perché vi scelgono i clienti?
Sicuramente per la qualità del prodotto unita ad un interessante rapporto qualità prezzo, rispettoso ancora una volta del consumatore. Ma la ragione fondamentale è sicuramente la selezione delle fragranze che offrono la possibilità di esplorare il mondo gourmand, da un punto di vista inedito… dedicata agli amanti di questa famiglia olfattiva e non. E poi c’è l’impatto visivo ed estetico, qualcosa da cui non si può prescindere nel settore del lusso. Il nostro packaging conquista il consumatore che, affascinato dal colore iconico e dallo stile inconfondibile, resta sorpreso nello scoprire che il bellissimo rosa della sleeve è ottenuto naturalmente da gusci di mandorle tritati. Chi dice che il lusso non può essere ecosostenibile?
(intervista raccolta da Viviana Musumeci, founder di Gaiazoe.life)