Nel cuore dell’Emilia-Romagna prende vita un dialogo aperto sul cambiamento climatico e la democrazia partecipativa. Il progetto CLIMAS – CLIMAte change citizens engagement toolbox for dealing with Societal resilience, finanziato dal programma Horizon Europe, organizza il suo primo Evento Pubblico Europeo: un incontro rivolto a cittadine e cittadini, istituzioni, ricercatrici e ricercatori, attivistə, amministrazioni e associazioni.
L’obiettivo? Promuovere la resilienza climatica attraverso strumenti concreti, co-creati insieme alla società civile, per rendere i processi decisionali sulle politiche climatiche più inclusivi, trasparenti e rappresentativi.
Strumenti per il cambiamento, nati dalla co-creazione
CLIMAS nasce con una visione chiara: affrontare il cambiamento climatico con strumenti partecipativi, capaci di coinvolgere chi vive ogni giorno le conseguenze delle trasformazioni ambientali. I tool sviluppati dal progetto sono il frutto di un lungo percorso di ricerca collaborativa, condotto attraverso 4 Living Labs e 3 Assemblee per il Clima in diversi Paesi europei.
A partecipare sono stati movimenti civici, ONG, esperti di facilitazione, osservatori e osservatrici, e soprattutto persone comuni, rappresentative di una cittadinanza diversificata. Un processo in cui l’ascolto attivo e la co-progettazione hanno permesso di costruire strumenti realmente utili e attuabili per le Assemblee del futuro.
Inclusività, accessibilità e giustizia climatica
Al centro del progetto c’è un concetto chiave: giustizia climatica. Come ha sottolineato Rebecca Hueting, Communication Leader per Deep Blue e esperta di inclusività:
“Sappiamo che le persone che pagano il prezzo più alto della policrisi climatica sono anche quelle meno coinvolte nei processi decisionali. Con CLIMAS, vogliamo ribaltare questo paradigma”.
Grazie all’approccio umanocentrico e ai principi del Design Thinking e della Citizen Science, il team ha sviluppato strumenti capaci di ampliare l’accesso ai processi partecipativi, garantendo rappresentanza reale e ascolto anche per le voci più marginalizzate.
Un evento aperto alla cittadinanza
Durante l’evento pubblico europeo, sono previsti momenti di confronto aperto, tavole rotonde e spazi partecipativi per raccogliere idee, feedback e raccomandazioni. Un’occasione preziosa per immaginare collettivamente nuovi modi di prendere decisioni sulle sfide climatiche, in modo giusto, efficace e condiviso.
Bologna, città laboratorio di democrazia climatica
La scelta di Bologna come sede dell’evento non è casuale. La città è stata tra le prime in Italia a dichiarare l’emergenza climatica ed ecologica, già nel 2019. Un impegno culminato nel 2023 con la nascita della prima Assemblea Cittadina per il Clima, supportata da una storica riforma dello Statuto comunale.
Oggi Bologna è parte delle 100 città europee Climate Neutral by 2030, riconosciuta a livello internazionale per il suo tessuto civico attivo e partecipativo: un terreno fertile per accogliere un progetto che mette al centro la democrazia, la sostenibilità e l’inclusione.
Cosa sono le Assemblee Cittadine per il Clima?
Le Assemblee del Clima sono strumenti di democrazia deliberativa: gruppi di cittadine e cittadini selezionati tramite sorteggio rappresentativo, che discutono in maniera informata e strutturata su questioni complesse come il cambiamento climatico.
Attraverso il dialogo, l’ascolto e il confronto tra pari, queste assemblee contribuiscono a costruire politiche pubbliche più eque, inclusive e sostenibili. Un modello in crescita in Europa, che CLIMAS vuole rendere più accessibile e replicabile.
(a cura di Gaiazoe.life)