C’è chi si limita a immaginare nuovi oggetti, e chi sceglie di dare nuova vita a quelli dimenticati. Questo è il percorso di Elisa Carovilla, artista e artigiana contemporanea che ha trasformato la sua passione per il fotoritocco e la grafica in un progetto di recupero poetico e sostenibile, un vero viaggio creativo. Un racconto fatto di emozioni, memoria familiare, incontri inattesi e manualità ritrovata, che la conduce alla nascita de I NONPIATTI, opere uniche in grado di trasformare scarti in tesori, ironia in eleganza, nostalgia in creatività.
Gaiazoe l’ha intervistata:
Il viaggio creativo di Elisa Carovilla
Il fotoritocco sembra essere uno step importante nella tua vita: come è nata questa passione?
La passione per il fotoritoco è nata conseguendo la laurea in Graphic Design & Art Direction in NABA. Modificare i soggetti, eliminarne i difetti e aggiungere particolari per migliorarne l’estetica mi gratificava, al punto tale che nasce in me la voglia di ritoccare realmente e non più solo in digitale così mi informai per frequentare un corso di restauro. Arrivo alla Bottega di Mario Bongiovanni e Paola de Caria pensando di frequentare un corso di restauro, invece trovai una famiglia. Dopo pochi mesi mi resi conto di trovarmi in un ambiente pieno di risorse e mi accorsi di quanto ero sensibile alle forme e materiali del passato sviluppando velocemente anche una certa manualità.

Come sei arrivata all’arte dell’upcycle o all’upcycle artistico?
La frequentazione della bottega di resturo fa rifiorire in me il ricordo del nonno materno che amava andare dal “ruttamat” del paese alla ricerca di manufatti da assemblare per creare giocattoli ai suoi nipoti. Questa combinazione è grande fonte di ispirazione per la riqualifica di oggetti ormai in disuso dando spazio al lato creativo.
L’ispirazione presso i mercatini
Pensi che nel mondo in cui viviamo ci sia ancora bisogno di oggetti nuovi?
Penso che non ci sia bisogno di nuove produzioni il mondo è pieno di oggetti, materiali che non vengono utilizzati l’upcycling mi ha sempre affascinato, da innumerevoli possibilità di lettura di un oggetto comune. Il mio obbiettivo è ridare “senso” alle bomboniere dimenticate, ai piatti spaiati alle ceramiche sbeccate a giocattoli rovinati da oggetti anonimi recuperati nei mercati o direttamente dalla strada si tresformano in pezzi unici e irripetibili. I NONPIATTI è appunto una risposta, Il progetto è di dare nuova vita ad oggetti antichi, rendendoli attuali ed ironici attraverso accostamenti singolari, con il duplice intento di perseverare la sapiente produzione del passato e di prendere una posizione all’interno dell’attuale contesto di sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente.

Dove prendi ispirazione?
Bacino d’ispirazione sono anche le frequentazioni di mercatini, dove la ricerca non sempre è finalizzata ad oggetti specifici, ma spesso inseguo sensazioni generate dagli elementi che mi colpiscono ed in seguito cerco di di creare una storia o una citazione ed è per questo che dedico del tempo per formulare il titolo dell’opera, dato che ritengo fondamentale per scatenare quella serie di vibrazioni che mi fanno capire solo ad allora che il lavoro si è concluso in modo soddisfacente. A volte capita di di dover realizzare opere dedicate per ricorrenze o per esprimere un messaggio oppure una raccolta di ricordi dedicati ad una persona cara, così la ricerca diventa selettiva e puntuale ed immagino di generare un sorriso negli occhi di chi la riceverà in dono, mi emoziona e mi fa sentire l’artefice di una sorta di economia circolare di belle emozioni.
Dove sono distribuite le tue opere?
Le opere sono in vendita sul mio e-commerce “www.elisacarovilla.com” Per vederli: ci sono diversi locali principalmente a Milano con Installazioni per nominarne qualcuno Dabass, Gesto, Potafiori, Camp di Cent Pertigh.
Quando ero bambina mi piacevano le Barbie, i folletti, i nani e Biancaneve.
Quando ero bambina giocavo insieme a mio fratello con soldatini, biglie e dinosauri.
Avevamo uno zoo in miniatura: elefanti, tigri, leoni e scimmiette di plastica.
Un piccolo regno ricco di amici con i quali interagire e parlare come se avessero vita si
perchè ogni cosa, nel suo silenzio, ha una voce.
Proprio a questi oggetti che hanno fatto parte della mia vita, delle nostre vite, che devo
l’ispirazione per il mio progetto.
Un progetto il cui concetto chiave è la sostenibilità.
Le mie creazioni, infatti sono il prodotto di una riqualificazione creativa possibile
attraverso il recupero di oggetti in disuso, manipolati e trasformati per dar loro un’anima
ludica e artistica così da potersi conquistare una collocazione di riguardo nella scenografia
degli spazi contemporanei.
(Intervista a cura di Viviana Musumeci, founder di Gaiazoe.life)

ENGLISH VERSION
Elisa Carovilla’s Green Creative Journey Between Past and Future
There are those who focus on imagining new objects, and those who choose to breathe new life into forgotten ones. This is the path taken by Elisa Carovilla, a contemporary artist and artisan who transformed her passion for photo editing and graphic design into a poetic and sustainable upcycling project—a true creative journey.
It’s a story made of emotions, family memories, unexpected encounters, and rediscovered craftsmanship, which led to the creation of I NONPIATTI, unique pieces that turn scraps into treasures, irony into elegance, and nostalgia into creativity.
Gaiazoe interviewed her:
The Creative Journey of Elisa Carovilla
Photo editing seems to have played a key role in your life: how did this passion begin?
My passion for photo editing began while I was earning my degree in Graphic Design & Art Direction at NABA. Editing subjects, removing flaws, and adding details to enhance aesthetics gave me such satisfaction that I began to desire doing it in real life, not just digitally. That’s when I looked into restoration courses. I ended up at the workshop of Mario Bongiovanni and Paola De Caria, expecting to find a restoration course—instead, I found a family. After just a few months, I realized I was in an environment rich in resources, and I became aware of how sensitive I was to the shapes and materials of the past, quickly developing a certain manual dexterity.
How did you discover upcycling or artistic upcycling?
Spending time in the restoration workshop reawakened a memory of my maternal grandfather, who loved visiting the local junk dealer in search of objects he could assemble into toys for his grandchildren. This memory is now a major source of inspiration in my work—giving new value to discarded items and allowing my creative side to flourish.
Finding Inspiration at the Flea Markets
Do you think we still need new objects in today’s world?
I don’t believe there’s a need for more new products—the world is already full of unused items and materials. Upcycling has always fascinated me; it offers endless ways of interpreting everyday objects. My goal is to give meaning back to forgotten keepsakes, mismatched plates, chipped ceramics, ruined toys, and anonymous objects found at flea markets or even on the street—transforming them into unique and unrepeatable pieces. I NONPIATTI is my response to this world: the project aims to give new life to old objects, making them relevant and ironic through unexpected combinations. It also strives to preserve the craftsmanship of the past while taking a stand in today’s growing awareness around environmental protection.
Where do you find your inspiration?
Flea markets are a key source of inspiration. Often, I’m not looking for anything specific—I follow the feelings sparked by the objects I come across. Later, I try to create a story or a reference around them, which is why I take time to choose the right title for each piece. I consider this essential—it’s the final spark that confirms the work is complete.
Sometimes, I create bespoke pieces for special occasions, to express a message or to celebrate memories dedicated to a loved one. In these cases, the search becomes more focused and specific, and I imagine sparking a smile in the eyes of the person who will receive it. That thought moves me and makes me feel like I’m taking part in a kind of circular economy of joyful emotions.
Where can people find your work?
My pieces are available on my e-commerce site: www.elisacarovilla.com
You can also see them in various locations, mainly in Milan, with installations at places such as Dabass, Gesto, Potafiori, and Camp di Cent Pertigh.
When I was a child, I loved Barbies, gnomes, dwarfs, and Snow White.
I played with my brother using toy soldiers, marbles, and dinosaurs.
We had a miniature zoo: elephants, tigers, lions, and little plastic monkeys.
A small kingdom filled with friends we interacted with as if they were alive—
because everything, in its silence, has a voice.
It is precisely these objects—those that were part of my life, of our lives—that inspire my project.
A project whose key concept is sustainability.
My creations are the result of creative repurposing—made possible through the recovery of discarded objects, which are reshaped and transformed to give them a playful and artistic soul. This way, they can earn a meaningful place in today’s contemporary spaces and settings.
(Interview by Viviana Musumeci, founder of Gaiazoe.life)