Nel panorama della moda del 2024, l’attenzione verso la sostenibilità ha raggiunto nuove vette, con numerosi marchi che si impegnano attivamente per ridurre l’impatto ambientale e sociale della loro produzione. Questo è un fenomeno che dovrà sempre di più essere tenuto in considerazione sia dalle aziende che dai consumatori, anche perché è un cambiamento culturale da cui non si può tornare indietro (come del resto già individuato da Bof e McKinsey Company nel 2024). Tra i protagonisti di questa rivoluzione verde, spiccano alcuni nomi di prestigio come Gucci, Stella McCartney, Chloé, Giorgio Armani, Prada, North Face, Patagonia, Candiani, Ecoalf.
Vediamoli un po’ più nel dettaglio:
Gucci e la nuova era green
Da sempre sinonimo di lusso e stile, ha abbracciato la sostenibilità con determinazione. La casa di moda italiana ha implementato pratiche eco-friendly in molte fasi della sua filiera produttiva, dall’approvvigionamento delle materie prime alla produzione e distribuzione. Materiali riciclati e tecniche di produzione a basso impatto ambientale sono diventati i pilastri della nuova filosofia di Gucci. Nella visione della maison anche riconoscimento di pari diritti e una particolare attenzione alla comunità LBGTQ+.

Taylor Swift in Gucci alla 81a edizione dei Golden Globe (Photo Cortesy Press Office Gucci and Getty Images)
Ecco in maniera più dettagliata cosa ha fatto Gucci per essere più green:
- Materie prime sostenibili: Gucci ha intrapreso un percorso di ricerca e sviluppo per integrare materiali sostenibili nelle sue collezioni. Il marchio utilizza pellami provenienti da fornitori che adottano pratiche di allevamento etiche e sostenibili. Inoltre, Gucci si impegna a ridurre l’uso di pelli esotiche, dimostrando una sensibilità nei confronti della biodiversità e della conservazione degli animali.
- Circolarità dei materiali: Gucci promuove la circolarità dei materiali, incoraggiando il riciclo e la riutilizzazione. Il marchio ha sviluppato progetti di upcycling, trasformando vecchi capi e accessori in nuovi prodotti di alta qualità. Questa iniziativa non solo riduce la quantità di rifiuti, ma testimonia anche l’impegno di Gucci nel ridurre l’impatto ambientale del settore della moda.
- Produzione a basso impatto ambientale: La produzione di Gucci è orientata verso la sostenibilità ambientale. Il brand adotta pratiche di produzione a basso impatto, riducendo le emissioni di carbonio e il consumo di risorse. Gucci investe in tecnologie avanzate e processi produttivi che mirano a limitare gli impatti ambientali, dalla tintura dei tessuti all’assemblaggio dei capi.
- Imballaggi eco-friendly: Gucci ha implementato soluzioni di imballaggio sostenibile per ridurre l’uso di plastica e materiali non riciclabili. L’azienda si impegna a utilizzare materiali eco-friendly per le confezioni, promuovendo l’idea che l’attenzione al dettaglio non debba compromettere la salute del pianeta.
- Progetti di responsabilità sociale: Oltre alla sostenibilità ambientale, Gucci è attivamente coinvolta in progetti di responsabilità sociale. Il brand sostiene organizzazioni benefiche e collabora con comunità locali per migliorare le condizioni di lavoro e sostenere progetti sociali.
- Trasparenza e accountability: Gucci ha adottato un approccio trasparente nella divulgazione delle sue pratiche sostenibili. Il brand fornisce informazioni dettagliate sulla sua catena di approvvigionamento, sulle iniziative ambientali e sociali intraprese, dimostrando un impegno per l’accountability e la responsabilità.
Stella McCartney: la pioniera nel mondo del lusso
Pioniera della moda sostenibile, continua a guidare il settore con il suo impegno verso l’etica e la responsabilità ambientale. La stilista britannica ha abbandonato l’uso di pelli e pellicce, preferendo materiali cruelty-free e sostenibili. La sua visione del lusso senza compromessi è un faro per chi cerca una moda che rispetti l’ambiente e il benessere degli animali.
Ecco, nel dettaglio, come si caratterizza il brand dal punto di vista della sostenibilità:
- Pellami e materiali sostenibili: Un aspetto distintivo della filosofia di Stella McCartney è l’impegno a utilizzare esclusivamente materiali sostenibili e cruelty-free. Il marchio ha abbandonato l’uso di pelli animali e si affida a pellami vegetali, come poliuretano e altri materiali innovativi, riducendo così l’impatto ambientale della produzione di capi in pelle.
- Economia circolare: Stella McCartney promuove l’economia circolare attraverso l’implementazione di programmi di riciclo e upcycling. Il marchio incoraggia i clienti a restituire capi usati per il riciclo e, in alcuni casi, offre sconti per gli acquisti successivi, creando così un ciclo virtuoso di consumo sostenibile.
- Produzione etica: La casa di moda britannica si impegna a garantire che tutte le fasi della produzione rispettino standard etici e sociali elevati. Stella McCartney lavora con fornitori che seguono pratiche di produzione responsabili, garantendo condizioni di lavoro sicure e dignitose per i dipendenti lungo tutta la catena di approvvigionamento.
- Trasparenza della catena di approvvigionamento: Stella McCartney è nota per la sua trasparenza riguardo alla catena di approvvigionamento. Il marchio fornisce informazioni dettagliate sulle sue pratiche sostenibili, inclusi i fornitori e i processi di produzione. Questa trasparenza consente ai consumatori di prendere decisioni informate e di comprendere l’impatto positivo delle loro scelte.
- Imballaggi Eco-Friendly: Ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi è una priorità per Stella McCartney. Il marchio utilizza materiali eco-friendly e cerca costantemente soluzioni innovative per ridurre al minimo l’uso di plastica. Le confezioni sono progettate con attenzione per ridurre gli sprechi e favorire il riciclo.
- Innovazione e Ricerca: Stella McCartney investe nella ricerca e nello sviluppo di nuovi materiali e processi sostenibili. Collabora con innovatori e tecnologi per identificare soluzioni all’avanguardia che riducano l’huella ecologica della moda.
- Attivismo Ambientale: Stella McCartney non solo adotta pratiche sostenibili all’interno della sua azienda, ma è anche coinvolta attivamente in iniziative ambientali più ampie. La designer è un’attivista impegnata nella sensibilizzazione sulle questioni ambientali e utilizza la sua piattaforma per promuovere un cambiamento positivo nell’industria della moda.

La classica Falabella di Stella McCartney
Chloé e gli artigiani locali
Questo fashion brand ha abbracciato la sostenibilità in tutte le sue collezioni, dimostrando che l’eleganza e la responsabilità ambientale possono coesistere armoniosamente. Materiali riciclati, processi produttivi a basso impatto e collaborazioni con artigiani locali sono solo alcune delle strategie adottate da Chloé per promuovere una moda etica e sostenibile. Ecco nel dettaglio:
- Approvvigionamento di materiali sostenibili: Chloé si impegna a utilizzare materiali sostenibili nelle sue collezioni. Ciò include l’adozione di tessuti organici, cotone riciclato e altri materiali eco-friendly. L’azienda lavora in collaborazione con fornitori che seguono standard elevati in termini di produzione sostenibile e rispetto delle condizioni di lavoro.
- Riduzione dell’impatto ambientale della produzione: Chloé si adopera per ridurre l’impatto ambientale della produzione attraverso l’implementazione di pratiche a basso impatto. Ciò comprende l’ottimizzazione dei processi di produzione per ridurre gli sprechi e l’energia utilizzata, nonché l’adozione di tecnologie più sostenibili.
- Impegno verso la trasparenza: Il marchio è trasparente riguardo alle sue pratiche sostenibili e alla catena di approvvigionamento. Chloé fornisce informazioni dettagliate sulla provenienza dei materiali e sui processi di produzione, permettendo ai consumatori di prendere decisioni informate e sostenibili.
- Sostenibilità nel design: Chloé integra la sostenibilità nel processo di design. Ciò significa considerare attentamente la durabilità dei capi, la loro ciclicità e la possibilità di riciclo. La progettazione sostenibile mira a creare capi che resistano al passare del tempo, riducendo così la necessità di frequente sostituzione.
- Responsabilità sociale: Chloé si impegna a garantire condizioni di lavoro dignitose e rispettose dei diritti umani lungo la catena di produzione. L’azienda adotta standard etici e sociali elevati, assicurando che i lavoratori coinvolti nella produzione dei capi siano trattati in modo giusto e siano parte di ambienti di lavoro sicuri.
- Iniziative di upcycling e riciclo: Chloé ha avviato progetti di upcycling e riciclo, trasformando materiali esistenti in nuovi capi di alta qualità. Queste iniziative mirano a ridurre la quantità di rifiuti prodotti e a promuovere una mentalità di consumo più sostenibile.
- Impegno verso l’innovazione: Chloé investe nella ricerca e nello sviluppo di nuove soluzioni sostenibili. La collaborazione con innovatori e la sperimentazione di nuovi materiali e processi rappresentano un impegno costante per ridurre l’impatto ambientale complessivo del marchio.
La Bobo Marcie di Chloé

Giorgio Armani e le sue pratiche di sostenibilità
Con la sua lunga storia nel mondo della moda, si è impegnato a ridurre l’impatto ambientale delle sue creazioni. L’azienda utilizza tessuti sostenibili, adotta pratiche di produzione eco-friendly e promuove la trasparenza nella sua catena di approvvigionamento. Ecco cosa ha fatto e cosa fa in maniera più approfondita:
- Approvvigionamento di materiali sostenibili: Giorgio Armani si impegna a utilizzare materiali sostenibili e a promuovere la responsabilità nella scelta delle materie prime. Ciò include l’adozione di tessuti organici, cotone biologico e materiali riciclati, riducendo l’impatto ambientale della produzione.
- Ricerca e sviluppo di tessuti eco-friendly: Il marchio investe in ricerca e sviluppo per identificare tessuti innovativi e eco-friendly. Questi tessuti possono includere materiali alternativi a basso impatto ambientale, come fibre riciclate o prodotte in modo sostenibile.
- Riduzione degli sprechi nella produzione: Giorgio Armani adotta pratiche mirate a ridurre gli sprechi nella produzione, ottimizzando i processi per minimizzare l’utilizzo di risorse e materiali. Ciò include l’adozione di tecniche di taglio efficienti e la gestione responsabile degli stock.
- Produzione a basso impatto ambientale: Il marchio si impegna a ridurre l’impatto ambientale della produzione attraverso l’uso di tecnologie più sostenibili. Ciò può includere l’implementazione di processi di tintura a basso consumo d’acqua e l’adozione di pratiche produttive che riducono le emissioni di carbonio.
- Etica nella catena di approvvigionamento: Giorgio Armani si impegna a garantire che la sua catena di approvvigionamento rispetti standard etici e sociali elevati. L’azienda collabora con fornitori che condividono questi valori, assicurando condizioni di lavoro dignitose e rispettose dei diritti umani.
- Riciclo e upcycling: Il marchio esplora iniziative di riciclo e upcycling per estendere la vita dei prodotti e ridurre la quantità complessiva di rifiuti. Programmi di ritiro e riciclo possono essere implementati per coinvolgere i consumatori nel processo di riduzione degli sprechi.
- Impegno per la riduzione della plastica: Giorgio Armani si impegna a ridurre l’uso della plastica nelle sue operazioni, compresi gli imballaggi. L’azienda cerca soluzioni eco-friendly e può adottare materiali riciclati o biodegradabili per contribuire alla lotta contro l’inquinamento da plastica.
- Trasparenza e comunicazione: Il marchio è trasparente riguardo alle sue iniziative sostenibili. Comunica apertamente con i consumatori e le parti interessate riguardo alle pratiche etiche, ai progressi nella sostenibilità e agli obiettivi futuri.

Giorgio Armani via wikipedia
Prada e la riduzione della plastica
Questo brand ha intrapreso un percorso verso la sostenibilità, integrando materiali riciclati e riducendo l’uso di plastica nella sua produzione. La casa di moda italiana sta anche collaborando con organizzazioni ambientali per implementare pratiche più eco-friendly nella sua filiera produttiva. Ecco come sta cambiando questo brand e cosa fa:
- Pellami sostenibili: Prada si impegna a utilizzare pellami provenienti da fonti sostenibili e certificate. Il marchio ricerca costantemente alternative cruelty-free, come pellami vegetali e materiali derivati da processi di produzione sostenibile, riducendo così l’uso di pelli animali.
- Materiali innovativi: La casa di moda investe nella ricerca e sviluppo di materiali innovativi e sostenibili. Questo include l’adozione di tessuti riciclati, polimeri a basso impatto ambientale e altre soluzioni avanzate che riducono l’impatto ecologico della produzione.
- Progetti di upcycling: Prada ha avviato progetti di upcycling, trasformando materiali esistenti in nuovi prodotti. Questa iniziativa non solo riduce gli sprechi, ma aggiunge un elemento di creatività e originalità alle collezioni, dimostrando che la moda sostenibile può essere anche innovativa e trendy.
- Riduzione degli sprechi e circular fashion: Il marchio si impegna a ridurre gli sprechi nella produzione attraverso l’implementazione di pratiche di circular fashion. Ciò include il riciclo e il riuso dei materiali, la riparazione di capi danneggiati e l’estensione della vita utile dei prodotti.
- Impegno per l’efficienza energetica: Prada lavora costantemente per migliorare l’efficienza energetica delle sue operazioni. Ciò include l’adozione di tecnologie più sostenibili nei processi produttivi e l’investimento in fonti di energia rinnovabile per ridurre le emissioni di carbonio.
- Responsabilità sociale e trasparenza nella catena di approvvigionamento: Prada si impegna a garantire condizioni di lavoro etiche lungo la catena di approvvigionamento. L’azienda promuove trasparenza riguardo ai fornitori e alle pratiche di produzione, fornendo informazioni dettagliate sulla provenienza dei materiali e sulla conformità agli standard etici.
- Imballaggi eco-friendly: Il marchio adotta soluzioni di imballaggio eco-friendly, riducendo l’uso di plastica e utilizzando materiali riciclabili. Questo impegno si estende anche alle confezioni dei prodotti, dimostrando un approccio olistico alla sostenibilità.
- Collaborazioni con organizzazioni ambientali: Prada collabora attivamente con organizzazioni ambientali e istituzioni per promuovere progetti e iniziative a favore della sostenibilità. Questa collaborazione consente al marchio di contribuire a iniziative più ampie a beneficio dell’ambiente.
- Educazione e sensibilizzazione: Prada si impegna a educare sia i propri dipendenti che i consumatori sulla sostenibilità. Campagne di sensibilizzazione e programmi educativi possono contribuire a promuovere una maggiore consapevolezza sulla necessità di fare scelte sostenibili nel settore della moda.

L’outdoor green è da sempre sinonimo di Patagonia e di The North Face

Patagonia
Il settore outdoor è rappresentato da North Face e Patagonia, marchi noti per la loro dedizione all’outdoor e alla sostenibilità. Entrambi si sono impegnati a utilizzare materiali riciclati nelle loro collezioni e a sostenere progetti per la conservazione dell’ambiente. Di seguito sono descritte in maniera specifica le iniziative sostenibili di questi due brand:
Patagonia
- Materiali sostenibili: Patagonia è pioniera nell’utilizzo di materiali sostenibili. Il marchio ha introdotto linee di prodotti realizzati con materiali riciclati, tra cui poliestere proveniente da bottiglie di plastica. Inoltre, Patagonia utilizza cotone biologico e fibre naturali provenienti da fonti sostenibili.
- Programmi di riciclo: Patagonia ha istituito programmi di riciclo, consentendo ai clienti di restituire vecchi capi per il riutilizzo o il riciclo. Questa iniziativa promuove la circolarità e riduce l’entità dei rifiuti prodotti.
- Impegno per la riduzione dell’impatto ambientale: Il marchio si impegna a ridurre l’impatto ambientale della sua produzione attraverso l’adozione di pratiche di produzione a basso impatto, tra cui la gestione responsabile dell’acqua e la limitazione delle emissioni di carbonio.
- Etica nella catena di approvvigionamento: Patagonia promuove l’etica nella catena di approvvigionamento, lavorando con fornitori impegnati a rispettare standard elevati in termini di condizioni di lavoro, diritti umani e sostenibilità.
- Attivismo ambientale: Il fondatore di Patagonia, Yvon Chouinard, è noto per il suo attivismo ambientale. La società utilizza la sua voce per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle questioni ambientali e per sostenere cause legate alla conservazione dell’ambiente.
The North Face
- Materiali riciclati: The North Face ha incorporato materiali riciclati nelle sue collezioni, includendo poliestere riciclato e altri tessuti eco-friendly. L’azienda cerca continuamente di aumentare la percentuale di materiali sostenibili utilizzati nei propri prodotti.
- Programmi di riciclo e riparazione: Anche The North Face promuove programmi di riciclo e offre servizi di riparazione per i suoi prodotti. Queste iniziative estendono la vita utile dei capi e riducono la necessità di acquisti frequenti.
- Sostenibilità nell’approvvigionamento di piume: The North Face si impegna a garantire che le piume utilizzate nei suoi prodotti siano provenienti da fonti etiche e sostenibili. L’azienda ha adottato standard rigorosi per assicurare il benessere degli animali e la sostenibilità ambientale.
- Impegno verso la circular fashion: Il marchio promuove la circular fashion attraverso programmi di riparazione, riutilizzo e riciclo. L’obiettivo è creare una filiera produttiva più chiusa, riducendo gli sprechi e massimizzando l’utilizzo delle risorse.
- Trasparenza e certificazioni: The North Face si impegna per la trasparenza, fornendo informazioni dettagliate sulla sua catena di approvvigionamento e sulle pratiche sostenibili. Il marchio cerca anche certificazioni riconosciute per garantire la qualità e la sostenibilità dei suoi prodotti.
The North Face

Candiani sostenibile da sempre
Questo brand è un esempio di sostenibilità nel settore del denim, producendo tessuti eco-friendly con un’attenzione particolare alla riduzione dell’uso dell’acqua e delle sostanze chimiche nocive. Più dettagliatamente:
- Utilizzo di materiali sostenibili: Candiani Denim utilizza una vasta gamma di materiali sostenibili nella produzione dei suoi tessuti denim. Questi includono cotone organico coltivato senza l’uso di pesticidi chimici e OGM, nonché il riciclo di cotone post-consumo proveniente da jeans e altri tessuti.
- Tecniche di tintura a basso impatto ambientale: La tintura dei tessuti è tradizionalmente una delle fasi più inquinanti nella produzione del denim. Candiani Denim ha adottato tecniche di tintura a basso impatto ambientale, riducendo il consumo d’acqua e minimizzando l’utilizzo di sostanze chimiche dannose.
- Riduzione del consumo d’acqua: La riduzione del consumo d’acqua è una priorità per Candiani Denim. L’azienda ha implementato tecnologie innovative come il sistema Kitotex® che consente una riduzione significativa del consumo d’acqua durante il processo di finissaggio del denim.
- Riciclo e upcycling: Candiani Denim promuove il riciclo e l’upcycling attraverso progetti dedicati. Ciò include l’offerta di tessuti realizzati da materiali riciclati e la collaborazione con brand che abbracciano la filosofia del denim sostenibile.
- Programmi di tracciabilità: L’azienda adotta programmi di tracciabilità per garantire la provenienza etica e sostenibile delle materie prime. Questi programmi consentono ai clienti di seguire il percorso del tessuto dalla sua creazione fino al prodotto finito.
- Impegno etico e sociale: Candiani Denim si impegna a garantire condizioni di lavoro etiche e rispettose dei diritti umani lungo l’intera catena di produzione. Questo impegno si riflette nella collaborazione con fornitori che condividono tali valori.
- Partecipazione a iniziative globali: L’azienda partecipa attivamente a iniziative globali e progetti dell’industria tessile finalizzati a promuovere la sostenibilità. Candiani Denim è coinvolta in programmi che mirano a sviluppare nuove tecnologie e pratiche per ridurre l’impatto ambientale del settore.
- Investimenti in innovazione: Candiani Denim investe continuamente in ricerca e sviluppo per identificare nuove tecnologie e soluzioni innovative che possano contribuire a rendere la produzione denim sempre più sostenibile.
- Collaborazioni e comunicazione: L’azienda collabora con marchi e designer impegnati nella moda sostenibile per sviluppare collezioni eco-friendly. Inoltre, Candiani Denim comunica apertamente con i consumatori e le parti interessate sulla sua filosofia sostenibile e sulle pratiche adottate.

Ecoalf: la sostenibilità è made in Spain
Ecoalf è un marchio spagnolo che ha fatto della sostenibilità la sua missione principale, creando capi d’abbigliamento alla moda utilizzando materiali riciclati provenienti da rifiuti marini e plastica recuperata. Ma come si distingue dal punto di vista della sostenibilità dagli altri brand di moda?
- Riciclo di materiali oceanici: Ecoalf è noto per il suo impegno nel combattere l’inquinamento marino. Il marchio ha sviluppato tecniche per riciclare rifiuti plastici provenienti dagli oceani, trasformandoli in tessuti di alta qualità per abbigliamento e accessori. Questa iniziativa non solo riduce l’impatto ambientale, ma contribuisce anche alla pulizia degli ecosistemi marini.
- Riciclo di materiali post-consumo: Ecoalf utilizza materiali post-consumo, come bottiglie di plastica, vecchi capi d’abbigliamento e reti da pesca abbandonate, per creare nuovi prodotti. Questa pratica promuove l’economia circolare, riducendo la quantità complessiva di rifiuti e sfruttando risorse già esistenti.
- Impegno verso il cotone organico: Il marchio promuove l’utilizzo di cotone organico, un materiale che viene coltivato senza l’uso di pesticidi chimici e fertilizzanti artificiali. Questo approccio riduce l’impatto ambientale e promuove pratiche agricole più sostenibili.
- Tecnologie di riciclo innovative: Ecoalf investe in tecnologie innovative per il riciclo dei materiali, sviluppando soluzioni avanzate per trasformare rifiuti in nuovi tessuti e prodotti di alta qualità. L’uso di tecnologie all’avanguardia consente al marchio di mantenere elevati standard di design e funzionalità.
- Ricerca e sviluppo continuo: La costante ricerca e sviluppo sono alla base della filosofia di Ecoalf. L’azienda cerca in modo proattivo nuovi materiali sostenibili, processi di produzione innovativi e soluzioni tecnologiche avanzate per migliorare continuamente le proprie pratiche sostenibili.
- Progettazione modulare e durevole: Ecoalf promuove la progettazione di capi modulari e durevoli. Questa filosofia mira a creare prodotti che resistano al passare del tempo, riducendo la necessità di sostituzione frequente e contribuendo a una mentalità di consumo più sostenibile.
- Impegno etico nella catena di approvvigionamento: Ecoalf si impegna a garantire condizioni di lavoro etiche lungo la catena di approvvigionamento. Collabora con fornitori che rispettano standard elevati di responsabilità sociale e ambientale, assicurando che i lavoratori siano trattati con dignità e rispetto.
- Trasparenza e comunicazione: Il marchio adotta un approccio trasparente nella comunicazione delle sue pratiche sostenibili. Fornisce informazioni dettagliate sulla provenienza dei materiali, sulle pratiche di produzione e sull’impatto ambientale, consentendo ai consumatori di prendere decisioni informate.
- Progetti Sociali e Ambientali: Ecoalf va oltre la produzione di abbigliamento e si impegna in progetti sociali e ambientali. Il marchio sostiene iniziative per la pulizia degli oceani, la sensibilizzazione sull’ambiente e lo sviluppo di comunità locali.

In un’epoca in cui la consapevolezza ambientale è al centro dell’attenzione, questi marchi si distinguono per il loro impegno a creare moda che non solo celebra lo stile e l’eleganza, ma contribuisce anche a un pianeta più sano e sostenibile.
(a cura di Viviana Musumeci, founder di Gaiazoe.life)
 
						
						 
					 
			 
						 
																	 
																	 
																	 
																	 
																	 
																	 
																	