A Pregnana Milanese, un incontro per raccontare il valore sociale del riuso
Un paio di settimane fa, per la prima volta, ho avuto modo di visitare dal vivo gli impianti di Humana People to People Italia a Pregnana Milanese dove sono stata ospite di una nuova tappa della campagna “Impianti Aperti on the Road. Il viaggio per la sostenibilità”, promossa da ASSOAMBIENTE. Un appuntamento per vedere da vicino come la raccolta e la selezione degli indumenti usati possano generare valore sociale, posti di lavoro e nuovi modelli di economia circolare.
Un talk sui benefici ambientali e sociali del tessile post-consumo
La giornata si è aperta con il talk “Social impacts and circularity in the global post consumer textile sector”, dedicato a esplorare il ruolo chiave del tessile post-consumo in un’economia che voglia essere davvero sostenibile.
Snorre Westgaard, Presidente della Federazione Humana People to People, ha raccontato l’impatto delle attività globali della Federazione, che nel solo 2024 ha raccolto 139.000 tonnellate di abiti usati, generando 28,3 milioni di dollari per finanziare progetti di sviluppo nel mondo. Un esempio concreto di come l’economia circolare possa creare valore oltre il profitto, diventando anche strumento di cooperazione internazionale.
Karina Bolin, Presidente di Humana Italia, ha invece offerto una panoramica sul quadro normativo europeo e italiano, evidenziando le sfide e le opportunità legate all’introduzione della responsabilità estesa del produttore nel settore moda.
Il secondo-hand che crea lavoro e sviluppo, in Europa e in Africa
Tra i momenti più rilevanti dell’incontro, la presentazione dei risultati dello studio “The Socio-Economic Impact of Second-Hand Clothes in Africa and the EU27+”, commissionato da Humana e Sympany+.
Secondo il report, nel 2023:
- In Ghana, gli abiti usati provenienti dall’UE hanno generato 76 milioni di dollari di PIL, con 65.000 posti di lavoro.
- In Kenya, l’impatto sul PIL è stato di 17 milioni di dollari, con oltre 74.000 occupati.
- In Mozambico, si stimano 10,7 milioni di dollari di contributo al PIL e circa 20.700 posti di lavoro.
E in Europa? Il settore del tessile usato ha sostenuto 150.000 occupati, di cui 110.000 green jobs. In prevalenza, si tratta di donne (79%) e di lavoratori in Paesi a basso reddito come Bulgaria, Romania e Polonia. Una filiera, dunque, che abbatte barriere sociali e crea inclusione.
Un impianto modello per la circolarità del tessile
Al termine del talk, Humana ci ha aperto le porte del suo impianto di selezione tessile, uno dei più avanzati in Italia. Con una capacità di trattamento annua di 12.000 tonnellate, il sito impiega tecnologie semi-automatiche, 23 silos e 13 postazioni di smistamento per suddividere gli indumenti in 65 categorie merceologiche.
I dati parlano chiaro:
- 66,7% dei materiali raccolti viene riutilizzato;
- 26,6% viene riciclato;
- solo il 6,7% finisce in termovalorizzazione.
Un risultato virtuoso, reso possibile anche grazie alla presenza sul territorio di 6.000 contenitori, 6 impianti di stoccaggio, 19 negozi fisici, un canale e-commerce, e collaborazioni con il mondo della moda e del design.
Le parole di Assoambiente: “Rendere visibile la circolarità”
Elisabetta Perrotta, Direttrice di Assoambiente, ha sottolineato l’obiettivo della campagna: “Far conoscere ai cittadini le realtà che rendono concreta l’economia circolare”. La giornata ha anche offerto uno spunto per riflettere sulle nuove normative in arrivo a livello europeo, che ridefiniranno il ruolo delle imprese e la tracciabilità dei rifiuti tessili.
Humana: dove l’abito usato diventa risorsa
Humana People to People Italia, attiva dal 1998, è oggi un punto di riferimento per la raccolta, selezione e valorizzazione degli indumenti usati. Grazie a una rete capillare di contenitori, negozi fisici e canali online, Humana trasforma l’atto del donare o acquistare abiti di seconda mano in un gesto di solidarietà concreta, che finanzia progetti in Africa, Asia e America Latina in settori come salute, educazione, sicurezza alimentare ed empowerment femminile.
Oltre al lavoro internazionale, Humana è attiva anche in Italia con orti di comunità, percorsi educativi e collaborazioni con enti e aziende sensibili ai temi della sostenibilità.
(a cura di Viviana Musumeci, founder di Gaiazoe.life)