Un progetto nomade che celebra l’esperienza
Esperito nasce da un’idea di Francesca Ballini come un progetto itinerante di esperienze che si intrecciano in modo armonico, adattandosi ogni volta al genius loci dei luoghi che le ospitano. Un format nomade e modulare che unisce tre dimensioni – arte, cibo e percorsi olistici – in un’unica esperienza immersiva.
Il nome stesso, derivato dal latino experiri (“fare esperienza”), racchiude l’essenza del progetto: conoscere attraverso il contatto diretto, il fare, il percepire. Esperito è un invito a vivere e a sperimentare, a lasciarsi guidare dai sensi e dalla consapevolezza che ne scaturisce.
L’integrazione e la continuità sono i cardini che sorreggono ogni appuntamento: tra le diverse esperienze, tra le persone coinvolte e tra le pratiche che dialogano attorno a un tema comune. Ogni evento diventa così un ecosistema poetico e sensoriale, in cui corpo, mente e spirito si riconnettono in un equilibrio naturale.
Proprio come un rito collettivo contemporaneo, Esperito si adatta al ritmo e all’anima dei luoghi in cui prende vita, esplorando spazi spesso nascosti, scelti in base alla loro energia e affinità con il tema proposto. L’obiettivo è creare un viaggio di benessere integrato, in cui arte e bellezza diventano strumenti di conoscenza e trasformazione.
Dalle acque di La Foleia alle vibrazioni sonore del MOM
Il percorso di Esperito ha preso forma il 23 marzo 2025 con Il Risveglio nell’acqua presso La Foleia, dove l’artista Fabio Roncato ha dialogato con le acque dei fiumi attraverso le sue sculture, mentre Giselle Bridger ha condotto i partecipanti in un percorso olistico di yoga e meditazione con oli essenziali, intrecciato a una narrazione culinaria ispirata alla natura.
Il 5 ottobre 2025, Esperito si è spostato a MOM molino/nuovo di Melina Mulas a Zeme (PV) con il secondo appuntamento, Nutrimento sensoriale. Il tema di questa edizione ha ruotato attorno all’idea del nutrimento come atto totale: corpo, mente e spirito si alimentano di percezioni, relazioni e bellezza.
La giornata si è aperta con una passeggiata meditativa tra giardini e sentieri, culminando in un pranzo conviviale curato da Laura Ballini, cuoca nomade che intreccia sapori mediterranei e sudamericani in piatti che raccontano viaggi e memoria.
L’esperienza è proseguita con la pratica olistica Sonic Blossom condotta da Valentina Olper, artista multidimensionale che unisce suono, poesia e guarigione vibrazionale. Le sue “fioriture sonore” utilizzano frequenze, onde e tecnologie psicoacustiche per condurre verso stati di coscienza espansa, favorendo un senso di riconnessione e amore universale.
A completare il viaggio, la performance di Gosia Turzeniecka, artista del live painting che cattura emozioni e atmosfere in gesti rapidi e poetici, trasformando l’energia del momento in segno e colore.
Il 12 ottobre, infine, Esperito tornerà a La Foleia con Memorie d’acqua: un incontro dedicato al fluire del tempo, alla lentezza e alla memoria. L’artista Fabio Marullo dialogherà con il critico Elio Grazioli, mentre Laura Ballini e Larissa Giers accompagneranno i partecipanti in un percorso tra cucina consapevole e sound healing, esplorando il potere trasformativo delle vibrazioni sonore.
Intervista a Francesca Ballini
Come ti è venuto in mente di creare questo progetto?
Da moltissimo attraverso diverse forme di arte relazionale contemporanea contemplo e creo nuove forme di strategie di comunicazione. Per poterti parlare dell’idea originaria di questo progetto, devo andare indietro parecchio nel tempo tra il 2011 e il 2014 ho ideato e curato un evento che si chiamava [acasa] possible objects and kitchen tales, si svolgeva durante il fuori salone.
Il progetto sperimentale, ha scardinato le regole del below the line, in tempi non sospetti,per proporre un modo di comunicare creativo, conviviale, vero e profondo.
L’evento non invitava all’osservazione dell’oggetto di design, ma all’utilizzo dello stesso in modo condiviso e creativo. Una tavola apparecchiata, una casa, un confronto tra giornalisti, designers, filosofi e artisti che diviene intimo e profondo attraverso la condivisione di uno stesso momento e di uno stesso oggetto. Con Partners dí eccellenza del mondo del Design (Davide Groppi, ittala, society, Michele de Lucchi ) solo per citarne alcuni.
Poi, nell’ultimo anno, divenne nomade facendo aprire l’intimità di case come quella di Fornasetti, o di Ignazio Gardella. Per poi diventare un documentario nel 2014 nella seconda edizione de MDFF fondato da Silvia Robertazzi e Antonella Dedini.
Da qui nasce una nuova fase della mia evoluzione professionale e personale. Nel 2016, ho iniziato a insegnare marketing etico e sostenibilità della comunicazione allo IED di Milano, mentre prendo un diploma di teacher training Yoga Vinyasa, Yin Yoga e meditazione, ha iniziato a elaborare già una prima idea anche a seguito di continue interferenze dell’arte contemporanea nei miei progetti.
Puoi spiegarlo per chi non lo conoscesse?
Dall’etimologia del nome, dal lat. experiri, dal tema di peritus, ‘perito, esperto’, il progetto si basa dunque sul conoscere direttamente, sul fare esperienza e sperimentare, intesi come acquisizione di conoscenza in prima persona e percezione della consapevolezza che ne deriva.
Esperito è un progetto di esperienze curate – arte, cibo e percorsi olistici – sempre adattate allo spirito di un luogo. Un “ritorno ai fondamentali”, per chi vuole raggiungere uno stato di consapevolezza ed equilibrio, in natura con lentezza e rituali. Esperienze di cui oggi c’è bisogno, in linea con ritmi ancestrali dimenticati.
È un progetto itinerante?
E’ un progetto itinerante di esperienze, curate attraverso la regia di un team dedicato, che si adattano al genius loci con un tema specifico tra arti, energie ed equilibri. Questo format nomade, modulare di diversa estensione e collocazione, offre ad ogni appuntamento l’opportunità di vivere tre esperienze – arte, cibo e percorsi olistici – in una.
Se sì con quale criterio vengono scelte le location?
I luoghi sono posti unici, che destano la meraviglia.
Esperito esplora e lavora con location uniche: il primo Esperito ha avuto luogo a La Foleia, lo scorso 23 marzo, il secondo, lo scorso 5 ottobre, presso MOM molino/nuovo di Melina Mulas. E a seguire un terzo appuntamento il 12 ottobre a La Foleia, il programma continuerà poi per tutto l’anno.
Tramite Esperito si potrà entrare in contatto con luoghi meno conosciuti e particolari. I luoghi sono selezionati in base a caratteristiche che rispecchiano il tema proposto dall’esperienza secondo una linea tematica dello “stare bene”, in un percorso itinerante che parte dall’Italia per espandersi anche oltre e ovunque.
Qual è l’elemento che accomuna le esperienze?
Ogni esperimento è curato nella scelta del tema e nell’equilibrio delle pratiche che lo compongono cibo, arte e pratiche olistiche si fondono e arricchiscono chi le esperisce, sempre in un luogo di incanto.
A chi si indirizzano?
E’ aperto a tutt*
●CORPORATE/FONDAZIONI: portare il cambiamento in azienda, dai vertici a tutta la popolazione aziendale
●EDUCATION: educazione alla bellezza attraverso progetti di responsabilità sociale a partire dai giovani in collaborazione con istituzioni scolastiche ed enti formativi
●EXCLUSIVE COMMUNITY: selezionata community di persone interessate ad esplorare i concetti proposti dal progetto
Chi sono le persone che frequentano gli eventi e con quale spirito si approcciano?
Esperito e’ ‘ a tiny project with a mission’
in questo periodo così difficile per il mondo intero, quello che noi stiamo cercando di fare e’ di portare pratiche di cultura, bellezza e calma a persone che si vogliono incontrare, vogliono stare insieme in questo momento molto faticoso anche energicamente. E’ per chi voglia sperimentare questa esperienza con noi un momento storico di sospensione, in luoghi meravigliosi e unici.
Quali sono i prossimi eventi?
Dopo un primo laboratorio nel relais La Foleia lo scorso marzo, sul lago Maggiore, incentrata sul risveglio nell’acqua, Esperito si è spostato lo scorso 5 ottobre nella cornice di MOM, il Molino Nuovo di Melina Mulas a Zeme (Pavia). Il tema: il Nutrimento sensoriale, non mera assunzione di cibo ma un processo di crescita e sviluppo per stare bene nel corpo e nell’anima.
Il 12 ottobre invece si ritorna nella cornice della Foleia (Comignago, Novara) con Memorie d’acqua, immersi nell’autunno di questo luogo poetico. L’artista visivo multidisciplinare Fabio Marullo e il critico d’arte contemporanea Elio Grazioli, dialogheranno. Larissa Giers esplorerà il potere trasformativo delle vibrazioni sonore sul corpo e sulla mente attraverso l’uso di vasi di cristallo alchemico. Il cibo di Laura Ballini.
Perché pensi ci sia bisogno di questo tipo di esperienze?
Forse l’ho già spiegato sopra. E’importante ritrovare l’umanità e il contatto umano, tra le persone e’importante perseverare nel mostrare ed perché educare alla bellezza e alla cultura.
(testo raccolto da Viviana Musumeci, founder di Gaiazoe.life)