La moda può essere un ponte tra memoria, arte e sostenibilità. Con la collezione Spring/Summer 2026, Anteprima porta avanti questo dialogo grazie alla visione della direttrice creativa Izumi Ogino e alla collaborazione con lo scultore giapponese Takahiro Iwasaki, noto per le sue opere miniaturiste e poetiche.
Il tema scelto, “Echi di transitorietà. Dalla fragilità, costruiamo. Dalla decadenza, creiamo”, diventa un manifesto: trasformare la debolezza in forza, scoprire la bellezza nel disordine e riscoprire il valore della rigenerazione.
Moda come rigenerazione: sostenibilità al centro
La collezione SS26 non è solo un omaggio all’arte, ma anche un chiaro atto di responsabilità verso l’ambiente.
Anteprima utilizza materiali riciclati, ecologici e biodegradabili: fibre rigenerate, nylon riciclato, poliestere sostenibile, insieme a filati metallici e tessuti traslucidi che evocano la leggerezza delle opere di Iwasaki.
Inoltre, la maison rinnova la collaborazione con artigiani che applicano tecniche zero waste, dimostrando come il lusso possa coniugarsi con il rispetto per le risorse e la riduzione degli sprechi.
La passerella come cantiere poetico
La sfilata si trasforma in un paesaggio visionario: uno stagno riflettente diventa simbolo di transitorietà, mentre i capi — costruiti a strati — raccontano la stessa armonia di trasparenza e solidità delle sculture di Iwasaki.
Maglie leggere, tessuti impalpabili e giochi di luce e ombra accompagnano trench corti, bermuda unisex in cotone rigenerato e cappotti con dettagli trompe-l’oeil. Una delle opere di Iwasaki diventa persino stampa su maglia mesh traspirante, dimostrando che l’arte può trasformarsi in moda quotidiana.
Colori e texture tra natura e resilienza
La palette cromatica celebra l’ottimismo: blu, verde, giallo e rosa intensi si alternano a tonalità pastello come avorio, menta e pesca, fino alle sfumature di glicine, lilla e viola. L’arancio, invece, richiama l’intervento umano e la ricostruzione, protagonista nei caschi scultorei che arricchiscono la collezione.
Le texture non convenzionali — fili riciclati, tessuti industriali reinterpretati, materiali umili — riflettono il linguaggio tattile dell’artista e si intrecciano con il messaggio di sostenibilità.
Una moda che custodisce memoria e futuro
Nato a Hiroshima nel 1975, Takahiro Iwasaki ha costruito la sua poetica intorno alla memoria dei luoghi, alla transitorietà della vita e alla rinascita. La collaborazione con Anteprima diventa quindi un invito a vedere la moda come strumento di resilienza e rigenerazione, capace di dare nuova vita ai materiali e di raccontare storie di rinascita attraverso i tessuti.
(a cura di Gaiazoe.life)