Nel panorama della moda sostenibile, ci sono incontri che diventano vere e proprie alleanze virtuose. È il caso della collaborazione tra Humana People to People Italia, organizzazione non profit da anni impegnata nel riuso del tessile per finalità sociali, e Miomojo, brand bergamasco di accessori cruelty-free. Un sodalizio nato da una visione condivisa: promuovere un’economia circolare, responsabile e attenta all’impatto ambientale e sociale dei prodotti che scegliamo di indossare. Le borse sono in vendita online sul sito di Humana People to People Italia e in numerosi negozi della catena tra qui quello di Via De AMicis 45 e quello di Viale Monza (entrambi a Milano).In questa intervista doppia, Alfio Fontana e Claudia Pievani raccontano come è nata la partnership, quali valori comuni l’hanno resa possibile e come le borse Miomojo rappresentino un perfetto equilibrio tra estetica, sostenibilità e innovazione.
L’incontro tra Humana People to People Italia e Miomojo
Come è nata la partnership Humana People to People Italia e Miomojo?
Alfio Fontana – Il primo incontro è nato durante un evento dedicato ai nuovi trend della moda con un particolare focus sull’innovazione e sulla circolarità. La condivisione di valori delle due realtà, impegnate su fronti diversi ma accomunate dall’obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile e scelte responsabili verso il pubblico, ha permesso di sviluppare la partnership su numerosi livelli.
Quali sono le affinità che legano Humana a Miomojo?
A.F. – Sicuramente la volontà di promuovere un cambiamento che permetta di salvaguardare le risorse del pianeta, attraverso l’attuazione di modelli circolari e innovativi rispettivamente nel settore del tessile post-consumo (Humana) e degli accessori (Miomojo) e l’impegno concreto a sostenere le comunità più vulnerabili colpite dal cambiamento climatico. La donazione di parte dei prodotti invenduti a Humana da parte del brand è un esempio tangibile: la loro vendita su www.humanavintage.it o nei negozi selezionati Humana Vintage e Humana People finanzierà alcuni progetti sociali dell’organizzazione non profit proprio focalizzati sulla mitigazione delle conseguenze del cambiamento climatico.
Dalla parte delle borse
Quali sono le caratteristiche estetiche delle borse?
Claudia Pievani – Le borse Miomojo nascono da un profondo impegno verso estetica, funzionalità e consapevolezza. Il loro design è moderno ma senza tempo, caratterizzato da forme essenziali e linee pulite, pensate per essere versatili, eleganti e pratiche allo stesso tempo. Ogni modello è studiato per accompagnare la persona in molteplici momenti della giornata, adattandosi con naturalezza sia a contesti formali che a un uso quotidiano. La nostra gamma di colori è sobria e raffinata, lontana dalle mode passeggere, in linea con una filosofia di minimalismo elegante. Le borse Miomojo non gridano per attirare l’attenzione, ma si fanno notare per la loro unicità silenziosa, che rispecchia una bellezza autentica, essenziale e mai forzata. Non legate alla stagionalità, le nostre creazioni restano sempre attuali, diventando veri e propri oggetti senza tempo. Incarniamo così il nostro motto: “compra meno, compra meglio”, promuovendo uno stile di vita più etico e responsabile, dove l’estetica si unisce ai valori, e ogni scelta diventa un atto di cura verso sé stessi, gli altri e il pianeta.
In che modo la collezione è in linea con la nuova normativa europea sull’ecodesign?
C.P. – La nostra dedizione all’ecodesign è profondamente radicata nella nostra certificazione come B Corporation, che rappresenta il nostro impegno verso standard elevati di performance sociale e ambientale, trasparenza e responsabilità. Essere una B Corp significa che in ogni aspetto del nostro business, dalla scelta dei materiali fino alla produzione, ci impegniamo a fare scelte sostenibili e eticamente responsabili. Riguardo alla collezione attuale, essa è pienamente conforme alla nuova normativa europea sull’ecodesign, che punta decisamente alla riduzione dell’impatto ambientale dei prodotti. Questo si traduce nell’utilizzo di materiali riciclati e bio-based, che offrono un’alternativa sostenibile ai materiali vergini e di origine animale, riducendo così l’impronta ecologica. Integrando processi di produzione che minimizzano lo spreco, come l’adozione di design che limitano i tagli e i residui di tessuto, massimizziamo l’efficienza e riduciamo gli scarti. Inoltre, le nostre borse sono disegnate per essere non solo esteticamente piacevoli, ma anche durature e facilmente riparabili. Questo non solo estende la loro vita utile, ma si allinea perfettamente con le direttive europee che scoraggiano la distruzione di invenduti, promuovendo un ciclo di vita del prodotto più lungo e sostenibile.
Dove viene reperito il materiale di riciclo con cui vengono confezionate le borse?
C.P. – Le borse Miomojo sono realizzate con materiali riciclati e bio-based provenienti da fonti responsabili e sostenibili. Collaboriamo strettamente con fornitori che recuperano scarti di tessuti e altri materiali post-consumo, come reti fantasma e bottiglie di plastica, trasformandoli in tessuti di alta qualità. In aggiunta, sfruttiamo scarti alimentari, trasformando questi residui in nuove risorse preziose per la nostra produzione; tra questi materiali innovativi troviamo derivati dalle mele, dalle arance e dalle olive. Oltre a garantire l’origine etica dei tessuti attraverso certificazioni, andiamo oltre le usuali pratiche di verifica. Il nostro team effettua controlli diretti in tutte le fabbriche della nostra filiera produttiva per assicurare che ogni fase del processo soddisfi i nostri elevati standard etici e ambientali. Questo impegno attivo nel controllo e nella gestione della qualità ci permette di assicurare una produzione veramente responsabile e di promuovere un sistema produttivo circolare e sostenibile.
In cosa consiste fattivamente il programma di contrasto alla desertificazione e impoverimento del suolo in Botswana?
A.F. – La vendita delle borse Miomojo nei negozi Humana Vintage e Humana People, contribuirà a sostenere un programma di contrasto alla desertificazione e impoverimento del suolo realizzato dalla consociata di Humana Italia in Botswana e inserito nel più ampio programma Great Green Wall Iniziative delle Nazioni Unite. Lo scopo è affrontare il problema del degrado del suolo nella comunità di Matsheng, nel distretto di Kweneng, situato nel cuore del Botswana, e preservare la conservazione e la salvaguardia della foresta di Thotayamarula.
Si tratta di una regione di notevole diversità ecologica e importanza culturale ma che subisce le conseguenze negative dovute dal degrado del suolo, guidato da modelli di precipitazioni irregolari e di gestione del territorio non sostenibili, tra cui pratiche agricole, deforestazione e raccolta di sabbia e ghiaia. In particolare, l’approccio community-based che contraddistingue i programmi della Federazione Humana People to People prevede la promozione di pratiche di gestione del territorio sostenibili, che preservino il benessere socio-economico della popolazione, migliorando al contempo la resilienza climatica, principalmente attraverso la formazione e sostegno in loco ai piccoli agricoltori locali nella conservazione degli alberi di marula (una delle grandi piante indigene africane della famiglia delle Anacardiacee), del vivaio di marula e di altri aspetti correlati alla produzione di prodotti derivanti dalla pianta di marula.
Il progetto creerà attività generatrici di reddito dalla produzione dell’olio di marula (molto diffuso per la preparazione dei cibi in loco) e dai suoi derivati, prestando particolare attenzione alla leadership femminile, ai giovani e alla partecipazione di altri gruppi vulnerabili.
E il progetto di piantumazione?
A.F. – Il progetto di piantumazione avverrà invece in Italia con il supporto di zeroCO2, sempre nell’ottica di attuare azioni che mitighino le conseguenze del cambiamento climatico. L’azione rientra nel più ampio programma “Vestiamo il futuro di verde” lanciato da Humana Italia nel 2024 con l’obiettivo di mettere a dimora 85.000 alberi entro il 2030. A livello nazionale, la piantumazione di alberi, si inserisce nell’area Attivismo Climatico di Humana, come gli Orti 3C – Coltiviamo il Clima e la Comunità e i percorsi di Educazione alla Cittadinanza Globale.
(intervista raccolta da Viviana Musumeci, founder di Gaiazoe.life)