Una mostra allestita presso la Torre Viscontea a Lecco ideata e curata da Viviana Musumeci, con le fotografie di Monica Cordiviola, in partnership con l’Associazione Barche Storiche del Lago di Como il patrocinio del Comune di Lecco, dei Musei Civici.
Le Muse del Lago di Como: un dialogo tra bellezza e consapevolezza
Il Lago di Como, con la sua bellezza senza tempo, è uno dei luoghi più iconici e ricercati al mondo. Ogni anno attira migliaia di turisti, incantati dai suoi paesaggi mozzafiato, dalle ville storiche che lo circondano e dal fascino discreto che lo ha reso meta prediletta di celebrità e artisti internazionali. Un vero e proprio paradiso, capace di far sognare chiunque posi lo sguardo sulle sue acque scintillanti.
Tuttavia, come ogni ecosistema naturale, anche il Lago di Como non è immune alle problematiche legate alla sostenibilità. Il turismo di massa, se non gestito con attenzione, rischia di compromettere l’equilibrio fragile di questo ambiente. Alcune spiagge, frequentate da un numero sempre crescente di visitatori, mostrano i segni di un utilizzo irresponsabile: rifiuti abbandonati, plastica e tracce di degrado che macchiano la perfezione del paesaggio.




Ma è il fondale del lago a raccontare la storia più inquietante. Lontano dalla vista, si nasconde un vero e proprio “cimitero subacqueo”, disseminato di rifiuti ingombranti: automobili, lavatrici, statue e altri oggetti che testimoniano decenni di incuria. Un contrasto stridente con la superficie, che appare immacolata e serena.
Da questa consapevolezza nasce “Le Muse del Lago di Como”, una mostra fotografica che è più di questo: un progetto ideato e curato dalla giornalista e docente Viviana Musumeci, che vuole andare oltre l’estetica, intrecciando la celebrazione della bellezza con un messaggio di riflessione. Attraverso l’obiettivo della fotografa Monica Cordiviola che ha avuto il compito di fotografare le muse, ovvero le donne audaci e sfrontatamente belle e sensuali che rappresentano la bellezza naturale del lago ovvero cio che potrebbe e dovrebbe essere il Lario e con il supporto dell’Associazione Barche Lago di Como, il progetto esplora il rapporto tra l’uomo e il lago, mettendo in luce le sfide legate all’inquinamento e al turismo.
Ogni scatto cattura un frammento di questa complessa realtà.
La mostra non si limita a documentare, ma invita ad agire. Attraverso storytelling, video e immagini, “Le Muse del Lago di Como” mira a sensibilizzare il pubblico, promuovendo una fruizione consapevole del territorio e sottolineando l’urgenza di salvaguardare questo patrimonio unico.
Perché il Lago di Como, musa di artisti e rifugio di sogni, merita di essere protetto e amato, in superficie e in profondità.
Le muse del Lago di Como call to action
Quanto siamo responsabili delle condizioni dell’ambiente in cui viviamo? Indubbiamente la politica ha molte responsabilità: se non chiede di dare l’esempio con leggi che indirizzino nella direzione della sostenibilità e del rispetto del Pianeta con fini, peraltro, educativi, è ben difficile che i cittadini e le aziende possano ambire a creare tutto questo facendo massa critica. Tuttavia ognuno di noi nel suo piccolo ha una responsabilità e allora è necessario mobilitarsi, prendere coscienza, ovvero svegliarsi e iniziare a compiere delle azioni. Quante volte se trovate per strada una bottiglia di plastica o una lattina, la raccogliete per buttarla? E’ più, probabile, invece che pensiate: “Ah, questa amministrazione pubblica non pensa al bene di questa città”, giusto? Eppure chinarsi e raccogliere per gettare uno scarto nell’immondizia, non richiede grande lavoro. E se non lo facciamo, qual è, allora la differenza, tra chi sporca e chi non raccoglie, solo perché “non l’ho buttato io”? Nessuna: siamo tutti complici. Ecco come è venuta l’idea a Viviana Musumeci di creare questa installazione presso la Torre Viscontea di Lecco. Raccogliendo, ad esempio nei parchi pubblici, le bottiglie di plastica o le lattine che trova, quando, ad esempio, porta la sua cagnolina a giocare. Un gesto semplice che basterebbe moltiplicare per tutte le persone presenti in una città, in un paese, in un villaggio, ovunque. Ed è proprio questa la call to action di questa mostra.
L’allestimento de Le muse del Lago di Como
Nella location storica lecchese della Torre Viscontea, i visitatori sono accolti da un’ambiente spoglio. Al centro delle sale principali, infatti, gli utenti incontrano i rifiuti di plastica, raccolti da Viviana Musumeci sulle spiagge del Lago di Como puliti e igienizzati. Proprio questi rifiuti sono oggetto di una parte della mostra. I rifiuti sono il grande problema dell’intero Pianeta poiché la maggior parte dei prodotti che vengono realizzati (abiti, packaging, materiale tecnologico, ecc.) una volta prodotta, non si distrugge più e diventa ospite sgradita di questo Pianeta con cui dobbiamo convivere, fino a quando l’essere umano non comprenderà che il problema non è insito nella plastica, ma nell’ipnotico gesto di acquistare in maniera compulsiva, senza riciclare, senza “upcyclare” o senza riusare. Le materie prime nel futuro saranno i rifiuti. Già molte aziende in diversi ambiti stanno lavorando per dare nuova vita ai prodotti, ma milioni di consumatori ipnonizzati dalla sirena del marketing, non lo hanno ancora compreso.
E allora in cosa consiste la call to action di questa installazione e mostra fotografica?
Consiste nell’invitare i visitatori a portare via con se proprio uno degli oggetti raccolti da Viviana Musumeci al fine di lasciare il museo pulito. La sfida implica che lo spazio rimanga vuoto. La riuscita della mostra sarà tale, solo se i visitatori interagiranno portando via con se un “ricordo”. A quel punto saranno liberi di scegliere cosa farne: se tenerlo come souvenir della mostra o se riciclarlo, gettandolo.
La seconda parte dell’installazione è focalizzata sulla bellezza del lago e dei suoi dintorni rappresentata dalle fotografie e dalle muse scelte dalla ritrattista Monica Cordiviola per dare vita a questo sogno che diventi, prima o poi, realtà, non solo sul lago di Como.
Biografie

Bio della curatrice: Viviana Musumeci è giornalista, docente e istruttrice certificata di mindfulness. Dopo oltre un decennio di esperienza nel mondo del marketing e dei media, ha fondato il sito GaiaZoe.life, uno spazio dedicato al lifestyle sostenibile, alla moda consapevole e al benessere. Ha collaborato con numerose testate italiane, tra cui Vanity Fair, Panorama, The Good Life Italia, Style Magazine, Il Messaggero e Dagospia, occupandosi di temi che spaziano dalla sostenibilità alla cultura, dal costume alla meditazione. E’ stata direttrice del magazine The Lifestyle Journal. È autrice di diversi libri:Croce o delizia. L’uso di testimonial in pubblicità (Ediforum), Divi a perdere. Il consumo delle star nella società dello spettacolo (Lupetti Editore), Lariostraordinario. Lake Como district (Straordinaria communication)e il più recente Sognavo la cioccolata e Beautiful ma la meditazione mi ha salvata (Do it Human), dedicato al potere trasformativo della mindfulness.E’ una docente accademica che insegna materie legate alla comunicazione della moda e alla cultura del design.

Bio della fotografa: Monica Cordiviola, fotografa toscana residente a Milano, ha intrapreso la carriera a 35 anni, spinta dal desiderio di esplorare la propria immagine attraverso l’obiettivo. Specializzata in ritratti femminili, il suo stile è caratterizzato da sensualità, autenticità e raffinatezza. Ha esposto in città come Firenze, Milano e Arezzo, ricevendo il titolo di “Autrice dell’anno” al festival di fotografia di Corigliano Calabro nel 2018. Oltre a fotografare celebrità come Martina Colombari e Justine Mattera, Monica conduce workshop in Italia e in Europa, promuovendo l’autostima e la bellezza autentica nelle donne attraverso la sua arte
Ringraziamenti
Desidero esprimere la mia più profonda gratitudine a Corrado Valsecchi, Gianluca Braguti, Silvia Pecis, Antonia Pellicanò, Elena Muserra de Luca, Simona Piazza, Barbara Cattaneo e all’Associazione Barche Storiche per il prezioso sostegno, la sensibilità e la generosità dimostrati. Il loro contributo è stato fondamentale per la realizzazione di questa mostra, rendendo possibile un progetto che unisce bellezza, memoria e consapevolezza.
IL CATALOGO ONLINE

Le foto della mostra Le Muse del Lago di Como

































EXHIBITION/INSTALLATION: LE MUSE DEL LAGO DI COMO TORRE VISCONTEA LECCO
(ENGLISH VERSION)
An exhibition at the Visconti Tower in Lecco, conceived and curated by Viviana Musumeci, with photographs by Monica Cordiviola, in partnership with the Historic Boats Association of Lake Como and under the patronage of the Municipality of Lecco and the City Museums.
Graphics by Silvia Pecis and press office by Elena Muserra de Luca.
Le muse del Lago di Como: a dialogue between beauty and awareness
Lake Como, with its timeless beauty, is one of the most iconic and sought-after places in the world. Every year it attracts thousands of tourists, enchanted by its breathtaking landscapes, the historic villas that surround it, and the discreet charm that has made it a favorite retreat for celebrities and international artists. A true paradise, capable of making anyone dream at the mere sight of its shimmering waters.
However, like any natural ecosystem, Lake Como is not immune to the issues related to sustainability. Mass tourism, if not carefully managed, risks compromising the fragile balance of this environment. Some beaches, increasingly crowded, show signs of irresponsible use: abandoned waste, plastic, and traces of decay that stain the landscape’s perfection.
But it is the lakebed that tells the most unsettling story. Hidden from view lies a true “underwater cemetery,” littered with bulky waste: cars, washing machines, statues, and other objects that bear witness to decades of neglect. A stark contrast to the surface, which appears immaculate and serene.
From this awareness comes Le Muse del Lago di Como (The Muses of Lake Como), a photographic exhibition that is more than an exhibition: it is a project conceived and curated by journalist and lecturer Viviana Musumeci, which goes beyond aesthetics, intertwining a celebration of beauty with a message of reflection. Through the lens of photographer Monica Cordiviola, and with the support of the Lake Como Boats Association, the project explores the relationship between humans and the lake, highlighting the challenges of pollution and tourism.
Each shot captures a fragment of this complex reality: the magic of the waters reflecting the sky, the stories of those who live by the lake every day, but also the signs of a distracted humanity, too often oblivious to the consequences of its actions.
The exhibition does not stop at documentation—it calls for action. Through storytelling, videos, and images, Le Muse del Lago di Como aims to raise public awareness, promoting a more conscious use of the territory and underlining the urgency of safeguarding this unique heritage.
Because Lake Como, muse to artists and refuge of dreams, deserves to be protected and loved—on the surface and in its depths.
Le muse del Lago di Como: Call to Action
How responsible are we for the state of the environment we live in? Undoubtedly, politics bears many responsibilities: if it does not lead by example through laws that direct us toward sustainability and respect for the planet—with an educational purpose—citizens and companies are unlikely to create the necessary critical mass on their own.
Still, each of us bears responsibility on a smaller scale. We must become aware, wake up, and start acting. How often do you pick up a plastic bottle or can left on the ground? More likely, you think: “This administration doesn’t care about this city,” right? Yet bending down to throw something away takes little effort. And if we don’t do it, what’s the difference between those who litter and those who leave it there just because “I didn’t throw it”? None—we are all complicit.
That’s how Viviana Musumeci came up with the idea for this installation at the Visconti Tower in Lecco: by picking up plastic bottles and cans while walking her dog in public parks. A simple gesture, one that could be multiplied by every person in a city, a country, a village—everywhere. And that is exactly the call to action of this exhibition.
The Installation of Le muse del Lago di Como
At the historic Visconti Tower in Lecco, visitors are welcomed into a bare environment. In the main room, they are confronted with plastic waste collected and cleaned by Viviana Musumeci from the shores of Lake Como (insert link to the paragraph listing the collection sites). These waste materials are a key element of the exhibition.
Waste is a global issue: most products made today (clothing, packaging, tech materials, etc.) don’t biodegrade and become unwelcome guests on this planet. The real problem isn’t plastic itself, but the hypnotic impulse to consume compulsively—without recycling, upcycling, or reusing. In the future, raw materials will be waste. Many companies are already working to give new life to products, but millions of consumers, still lured by the sirens of marketing, have yet to realize it.
So what is the call to action in this installation and photographic exhibition?
It invites visitors to take home one of the objects collected by Viviana Musumeci, in order to leave the museum empty. The success of the exhibition depends on this interaction: the space should end up completely cleared. Visitors will then be free to decide what to do with the object—keep it as a souvenir or recycle it.
The Second Part of the Installation
This part is dedicated to the beauty of the lake and its surroundings, portrayed in the photographs and through the muses chosen by portraitist Monica Cordiviola, to bring this dream to life—a dream that may one day extend beyond the shores of Lake Como.
Biographies
Monica Cordiviola, a Tuscan photographer based in Milan, began her career at the age of 35, driven by a desire to explore her own image through the lens.
Specializing in female portraiture, her style is marked by sensuality, authenticity, and elegance.
She has exhibited her work in cities such as Florence, Milan, and Arezzo, and was awarded the title of “Author of the Year” at the Corigliano Calabro Photography Festival in 2018.
In addition to photographing celebrities such as Martina Colombari and Justine Mattera, Monica leads workshops in Italy and across Europe, promoting self-esteem and authentic beauty in women through her art.
Viviana Musumeci is a journalist, lecturer, and certified mindfulness instructor. After more than a decade of experience in marketing and media, she founded GaiaZoe.life, a platform dedicated to sustainable lifestyle, conscious fashion, and well-being. She has contributed to numerous Italian publications, including Vanity Fair, Panorama, The Good Life Italia, Style Magazine, Il Messaggero, and Dagospia, covering topics ranging from sustainability to culture, from society to meditation.
She was editor-in-chief of The Lifestyle Journal magazine.
She is the author of several books: Croce o delizia. L’uso di testimonial in pubblicità (Ediforum), Divi a perdere. Il consumo delle star nella società dello spettacolo (Lupetti Editore), Lariostraordinario. Lake Como District (Straordinaria Communication), and the most recent Sognavo la cioccolata e Beautiful ma la meditazione mi ha salvato (Do it Human), dedicated to the transformative power of mindfulness.
She is also an academic lecturer, teaching subjects related to fashion communication and design culture.
Acknowledgements
Corrado Valsecchi, Gianluca Braguti, Silvia Pecis, Elena Muserra de Luca, Antonia Pallicanò, Simona Piazza, Associazione Barche Storiche, Barbara Cattaneo.
Questo testo rappresenta in tutto e per tutto un catalogo online i cui diritti di copyright appartengono a Gaiazoe.life, pertanto ogni riproduzione e appropriazione sono vietate. Per articoli e post è necessario citare le fonti e inserire dei link di rimando a questo catalogo.
(a cura di Gaiazoe.life)
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