Anche i prodotti arrivano a un fine vita e spesso questa parte viene un po’ bypassata dalle aziende della moda. Diventa un problema del consumatore che spesso, deve fare degli slalom poiché oltre la differenziazione dei prodotti, quando non sono più in uso, non sa cosa fare. Alcune aziende però, si occupano anche di questo poiché questa scelta viene accolta come una responsabilità dalla produzione allo smaltimento del prodotto, supportando in questo il consumatore che non deve pensare molto a questo e trasformando i prodotti in qualcosa di virtuoso.
Quella della gestione dello smaltimento post vita è un ottimo motivo per scegliere un brand di moda e sarebbe davvero virtuoso se tutte le aziende si preoccupassero anche di questo, comprendendo che l’esperienza del consumo non si ferma all’uso del prodotto, ma anche alla sua fine sostenibile.
id.eight: quando la sostenibilità calza a pennello
Nel panorama affollato della moda, c’è chi cammina a passo leggero. id.eight è uno di quei brand che ha scelto di fare della sostenibilità non solo un obiettivo, ma una direzione chiara, concreta, e soprattutto tracciabile. Le sue sneaker non sono semplicemente belle: raccontano una storia di recupero, innovazione e rispetto per il pianeta.
Dai campi ai piedi: i materiali alternativi
La rivoluzione comincia dalla materia prima. Le sneaker di id.eight sono realizzate prevalentemente con materiali riciclati e bio-based, molti dei quali nascono da scarti alimentari o vegetali. Ogni componente è studiato per ridurre l’impatto ambientale, valorizzando risorse spesso dimenticate.
BioVeg
Made in Italy, questo materiale viene ricavato dal mais o dal micelio – la rete sotterranea di filamenti dei funghi. Rispetto ai materiali sintetici tradizionali, BioVeg consente di abbattere le emissioni di CO2 del 30% per ogni metro quadrato prodotto.
Uppeal
Creato a partire da bucce e torsoli di mela, questo materiale sfrutta ciò che solitamente finisce tra i rifiuti. Secondo l’UNEP, ogni anno il 17% del cibo prodotto viene sprecato: Uppeal prova a trasformare parte di questi scarti in risorsa, in un’ottica di economia circolare.
Vegea
Dalla vinaccia – raspi, bucce e semi d’uva scartati nella produzione del vino – nasce Vegea, un materiale flessibile e resistente. Ogni anno, solo in Italia, si producono circa 10 milioni di tonnellate di questo sottoprodotto: id.eight lo trasforma in valore.
Materiali riciclati
Dalla plastica al cotone, passando per etichette, lacci e fodere, id.eight utilizza componenti recuperati da Italia, Spagna e Portogallo. In un mondo in cui ogni anno si producono oltre 460 milioni di tonnellate di plastica e 115 milioni di cotone, il riciclo diventa una scelta etica e necessaria.
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Spedizioni intelligenti
Anche la logistica si fa sostenibile. Il brand ha adottato un sistema di spedizioni “intelligenti”: le consegne vengono programmate solo due volte a settimana per ottimizzare i trasporti, e ogni cambio taglia avviene in un unico viaggio, riducendo le emissioni.
Inoltre, grazie alla collaborazione con un corriere aderente al programma ThinkGreen, vengono utilizzati mezzi elettrici e biciclette per l’ultimo miglio, e camion LNG per le lunghe tratte.
Nel 2022, id.eight ha raggiunto la neutralità climatica per le spedizioni, compensando 683 kg di CO2.
E a fine vita?
Ogni anno vengono prodotte più di 24 miliardi di calzature, e oltre il 90% finisce negli inceneritori. Ma le sneaker id.eight non si fermano al primo passo.
Quando si rompono o si usurano, possono essere riconsegnate nei cassonetti dislocati in diverse città italiane grazie alla partnership con ESO RECYCLING. Il loro impianto di Tolentino è in grado di recuperare l’87% dei materiali di una sneaker, con l’obiettivo di arrivare al 95%.
- Le suole vengono triturate per ottenere granuli di gomma da utilizzare nelle piste di atletica o nei parchi giochi.
- Le tomaie si trasformano in materiali fonoassorbenti o termoisolanti, perfetti per nuove applicazioni nell’edilizia.
Un impatto misurabile
Per dare ancora più trasparenza al proprio impegno, id.eight collabora con Must Had, piattaforma specializzata nel supporto alle imprese sostenibili. Ogni anno redigerà un report di impatto, un bilancio ambientale che racconta i risultati e le sfide del percorso circolare del brand.
(Gaiazoe’s sustainable choice)