Un nuovo capitolo per la lettura circolare
Il mercato italiano dei libri usati accoglie un nuovo protagonista: Bookbot, la piattaforma europea di e-commerce che sta rivoluzionando il modo di vendere e acquistare volumi di seconda mano. L’arrivo in Italia avviene a un anno dalla chiusura di un round di finanziamento da 4 milioni di euro, che ha accelerato l’espansione internazionale dell’azienda.
Fondata nel 2019 a Praga dai fratelli Dominik e David Gazdoš, Bookbot nasce dall’unione di due percorsi diversi ma complementari: l’esperienza di Dominik nel mondo dell’antiquariato librario e le competenze tecnologiche di David, che ha sviluppato l’intera infrastruttura digitale della piattaforma.
Un modello circolare e alla portata di tutti
Bookbot propone un modello di rivendita dei libri semplice, conveniente e sostenibile, pensato per valorizzare ciò che esiste già e contrastare lo spreco di risorse.
Chi desidera vendere libri può farlo in tre semplici passaggi:
- Scattare una foto dei dorsi dei libri da proporre e inviarla a Bookbot;
- Programmare il ritiro gratuito a domicilio;
- Ricevere automaticamente una commissione per ogni libro venduto (pari al 60% del prezzo di vendita, al netto di 1,99 € di spese).
Il tutto senza preoccuparsi di imballaggio, spedizioni o gestione amministrativa: Bookbot si occupa di ogni fase.
Dall’altro lato, gli acquirenti possono visionare immagini reali dei singoli libri, per valutare con trasparenza lo stato dei volumi e fare acquisti consapevoli.
Il test italiano: oltre 18.000 libri venduti
Prima del debutto ufficiale, Bookbot ha condotto una fase di test nel mercato italiano, registrando oltre 18.000 libri venduti. Un segnale forte dell’interesse crescente verso modelli di consumo più sostenibili e digitalizzati anche nel settore editoriale.
“L’Italia ha una posizione di primo piano nella nostra strategia di espansione – spiega Emanuela Ciafrei, nuova Country Generalist Italia di Bookbot –. L’obiettivo è rafforzare la notorietà del brand e localizzare l’offerta, rendendola sempre più vicina alle abitudini dei lettori italiani.”
L’Europa come libreria condivisa
L’ingresso in Italia segue il recente sbarco di Bookbot in Francia, Spagna, Paesi Bassi e Belgio, dopo aver già consolidato la propria presenza in Repubblica Ceca, Slovacchia, Germania e Austria.
In Germania, ad esempio, l’azienda ha registrato una crescita dei ricavi superiore al 450% anno su anno. Numeri che fanno ben sperare anche per il mercato italiano.
“Vogliamo costruire una libreria dell’usato che unisca l’intero patrimonio letterario europeo e lo renda accessibile al mondo globalizzato – afferma David Gazdoš, co-fondatore di Bookbot –. La nostra missione è far circolare i libri, ridurre gli sprechi e rendere la cultura più accessibile a tutti.”
La sostenibilità come missione
Oggi Bookbot conta circa 1.300 dipendenti, uno stock di oltre 1,7 milioni di libri e una media mensile di 400.000 volumi venduti. Nel 2023 è stata inserita nella lista Deloitte Technology Fast 50 CEE, tra le aziende tecnologiche in più rapida crescita dell’Europa centrale e orientale.
Con il suo approccio circolare, Bookbot contribuisce non solo a ridurre l’impatto ambientale della filiera editoriale, ma anche a democratizzare l’accesso alla cultura, offrendo una seconda vita ai libri e nuove opportunità ai lettori.
(a cura di Gaiazoe.life)