Arriva come evento collaterale alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ANIMALIA, il nuovo cortometraggio scritto e diretto da Rocco Anelli, prodotto da Intermezzo Srl e distribuito da Pathos Distribution. Il teaser verrà presentato il 3 settembre alle ore 14.15 presso La Villa (Lungomare Marconi, 56 – Lido di Venezia), in una cornice che unisce l’arte del cinema alle riflessioni più urgenti sul nostro presente e sul futuro della Terra.
Un mondo post-apocalittico tra rovine e visioni
Ambientato in un universo post-apocalittico, ANIMALIA trasporta lo spettatore in un paesaggio grigio e sterile, dominato dalle ciminiere nere delle fabbriche: un simbolo potente di un’umanità che ha divorato sé stessa e la natura. In questo scenario desolato si muove Federico (interpretato da Luca Siragusa), forse l’ultimo uomo rimasto sulla Terra, la cui solitudine viene interrotta dall’incontro con Buer (Giacomo Pressi), misterioso sopravvissuto che porta con sé domande, ombre e possibilità di rinascita.
Dal loro legame emergono presenze enigmatiche: animali che tornano a popolare lo spazio, figure notturne che mutano la percezione della realtà, simboli che diventano presagio e promessa. La relazione tra i due protagonisti si carica di intimità, eros e tensione spirituale, superando dogmi e convenzioni, aprendo la strada a un possibile nuovo inizio, dove l’uomo riscopre la sua interconnessione con ciò che lo circonda.
Un’opera tra ecologia, mito ed eros
Con una regia evocativa e radicale, Rocco Anelli costruisce un racconto che va oltre la narrazione cinematografica tradizionale. ANIMALIA è allegoria e denuncia, ma anche visione e poesia: un’opera che parla di fine e di rinascita, di fragilità e resistenza, di umanità e natura che si intrecciano fino a diventare inseparabili.
Grazie alle interpretazioni intense di Luca Siragusa e Giacomo Pressi, il cortometraggio si fa esperienza sensoriale ed emotiva, un viaggio che attraversa i confini tra mito e realtà, corpo e spirito, eros e morte. In questo senso, ANIMALIA non è solo un racconto post-apocalittico, ma una riflessione universale sul futuro della vita e sulla possibilità di una nuova armonia con la Terra.
Un film che nasce come monito, ma che diventa anche atto di speranza, ricordandoci che dalle rovine può germogliare una nuova possibilità: quella di un mondo più consapevole, dove l’essere umano non domina, ma convive.
(a cura di Gaiazoe.life)
