Negli ambienti culturali e museali, la realizzazione di mostre temporanee è un processo complesso che va ben oltre la semplice esposizione di opere d’arte. Dall’ideazione all’allestimento e dal montaggio al disallestimento, ogni fase richiede attenzione per rendere il tutto più sostenibile. Ma quali sono i fattori che possono contribuire a questo obiettivo?
Le chiavi del progetto Exhibit+Visual+Design
Un progetto innovativo denominato “Exhibit+Visual+Design”, sviluppato congiuntamente dall’Università Iuav di Venezia, l‘Università di Augsburg e la Fondazione Musei Civici di Venezia, si propone di rispondere a questa domanda. Il team di docenti dell’Università Iuav, tra cui Emanuela Bonini Lessing, Lucilla Calogero, Davide Crippa e Daniela D’Avanzo, insieme a Michael Stoll dell’Università di Augsburg, sta attualmente lavorando a stretto contatto con professionisti del settore per testare rappresentazioni e idee relative a mostre temporanee.
Queste visualizzazioni, una volta completate, saranno utilizzate come strumento di valutazione per la Fondazione Musei Civici di Venezia, consentendo di impostare futuri allestimenti con una visione orientata alla sostenibilità fin dalla fase di ideazione.
L’obiettivo principale del progetto è quello di valorizzare il patrimonio storico-artistico attraverso l’allestimento museale, la comunicazione e la divulgazione. Il gruppo di lavoro di MUVE (Musei Civici Veneziani) è composto da professionisti del settore museale, tra cui la direttrice scientifica Chiara Squarcina, insieme a Monica Rosina, Francesca Boni e Georg Malfertheiner del Servizio Tecnico Manutenzione e Allestimenti, e Pietroluigi Genovesi di MUVEAcademy.
Per l’Università Iuav, questa iniziativa rappresenta un’opportunità per coinvolgere studenti, esperti e docenti in un progetto che mira a ridefinire le pratiche nel settore culturale, promuovendo al contempo la sostenibilità dei processi.
Venezia come Capitale Mondiale della Sostenibilità
Secondo Davide Crippa, uno dei docenti coinvolti nel progetto, “osservare è progettare”, come ci insegnavano le lezioni di Bruno Munari. Questo approccio riflette l’importanza di comprendere ogni aspetto del processo museale, inclusi gli impatti ambientali a Venezia, città che si propone come Capitale Mondiale delle Sostenibilità.
Emanuela Bonini Lessing e Lucilla Calogero sottolineano l’importanza di coinvolgere le giovani generazioni e rendere i visitatori consapevoli degli impatti ambientali delle mostre temporanee. La sensibilità verso questi temi è crescente, e le istituzioni culturali devono adeguarsi per mantenere un dialogo e un interesse con il pubblico più giovane.
Anche Michael Stoll, dell’Università di Augsburg, evidenzia l’interesse crescente per la sostenibilità anche in Germania, sottolineando il ruolo fondamentale del design dell’informazione nel rendere accessibili e comprensibili tematiche complesse legate alla sostenibilità.
Infine, Chiara Squarcina sottolinea l’importanza della collaborazione tra Università e Fondazione Musei Civici di Venezia, evidenziando come questa sinergia possa portare a nuove pratiche e promuovere la sostenibilità nel settore museale.
In conclusione, il progetto Exhibit+Visual+Design rappresenta un passo avanti verso la creazione di mostre temporanee più sostenibili, attraverso l’innovazione e la collaborazione tra istituzioni accademiche e culturali.
(a cura di Gaiazoe.life)