Ogni anno, il nostro pianeta è invaso da un numero crescente di rifiuti, molti dei quali provengono dall’industria della moda. Sapevate, ad esempio, che circa il 15% del tessuto utilizzato per produrre un capo viene scartato durante il processo di produzione? Questo spreco è uno dei motivi per cui ho deciso di dedicare la mia carriera alla moda sostenibile.
Io sono Camilla Carrara, fondatrice e designer di ZEROBARRACENTO, e credo fermamente che parte della soluzione a questo problema sia il design zero-waste. Questa innovativa tecnica permette di utilizzare il tessuto nella sua interezza, eliminando gli scarti alla base. Ma cos’è esattamente lo zero-waste, e quali sono i suoi aspetti positivi?
Cosa significa Zero-Waste
Zero-Waste è la traduzione letterale di zero spreco. Un obiettivo ambizioso poiché consiste nel creare capi di abbigliamento che non genereranno alcun tipo di rifiuto. Tutto ciò che viene progettato deve essere in grado di garantire da subito che il tessuto confezionato sarà usato per intero e non genererà rifiuti, quando, ad esempio, l’utente deciderà di disfarsi di un capo. Questa tecnica, quindi, non solo riduce i rifiuti, ma stimola indubbiamente anche la creatività del designer, che deve trovare soluzioni innovative per sfruttare ogni centimetro di materiale.
Gli aspetti positivi dello Zero-Waste
- Riduzione degli Scarti: Riducendo a zero gli scarti di tessuto, contribuiamo significativamente alla diminuzione dei rifiuti industriali.
- Sostenibilità Ambientale: L’uso completo dei materiali riduce la domanda di risorse vergini, aiutando a preservare l’ambiente.
- Innovazione Creativa: L’approccio zero-waste spinge i designer a sviluppare nuove tecniche e modelli, portando a una moda più innovativa.
- Consapevolezza del Processo: Adottare il design zero-waste richiede una maggiore attenzione e consapevolezza in ogni fase del processo produttivo, dalla scelta del tessuto alla realizzazione del capo finito.
- Risparmi economici: questa modellistica può avere un impatto importante anche a livello economico, considerando un -15% di materiale utilizzato.
Il Processo di Design Zero-Waste
Ma come si svolge nella pratica il design zero-waste? Innanzitutto è richiesta una buona dose di apertura mentale al creativo e progettista e spesso la creatività proviene dal tessuto o materiale che si desidera utlizzare. Giocare, ad esempio, con il manichino aiuta a scoprire ulteriori potenzialità. Ecco come il design zero-waste si svolge nella pratica. Oltre alla apertura mentale del creativo è necessario conoscere fin da subito le misure del tessuto, le sue dimensioni proprio per evitare ogni spreco in fase di progettazione. Anche il design ha un ruolo importante perché se è flessibile, è modificabile proprio sulla base del tessuto o del materiale che si sta utilizzando. Infine è auspicabile utilizzare una tecnica precisa che è quella di creare un puzzle di forme geometriche che occupi la superficie del tessuto.
Un impegno verso la sostenibilità
Il motivo per cui ho creato ZEROBARRACENTO è perché ho sempre avuto l’ambizioso intento di ottimizzare i processi di produzione attraverso lo zero-waste. La ricerca del brand si orienta esclusivamente su tessuti sostenibili, tanto che collaboriamo con produttori italiani consapevoli che condividono i nostri valori di sostenibilità e trasparenza. Sempre per questa ragione, sul nostro sito, è possibile vedere una mappa della nostra catena di fornitura, garantendo la massima trasparenza ai nostri clienti.
Le linee dei nostri capi sono pulite ed essenziali, rispecchiando la nostra identità di brand. Il nome ZEROBARRACENTO riflette la nostra missione: 0% waste, genere ed età, e 100% essenzialità, inclusività, made in Italy. I materiali che utilizziamo sono morbidi, e le misure oversize dei nostri capi offrono una sensazione di abbraccio a chi li indossa.
Lo zero-waste non è un caso, è una scelta consapevole. Ogni giorno, scegliamo di contribuire a ridurre l’impatto ambientale dell’industria della moda, senza compromettere la qualità e l’estetica dei nostri capi. Con ZEROBARRACENTO, voglio dimostrare che è possibile creare una moda sostenibile e di lusso, che rispetti il pianeta e le persone.
(Camilla Carrara, guest editor e founder di Zerobarracento)