Dal 1° novembre 2025 al 31 ottobre 2026 alla Reggia di Monza, un percorso multidimensionale tra spiritualità, dialogo e responsabilità
Alla Reggia di Monza, luogo in cui la storia incontra la bellezza architettonica, prende vita un progetto che invita a riscoprire l’essenza più profonda dell’arte come linguaggio universale di connessione: UR-RA – Unity of Religions – Responsibility of Art di Michelangelo Pistoletto.
Promossa dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza in collaborazione con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, e curata da Francesco Monico, la mostra trasforma gli ambienti neoclassici della residenza progettata da Giuseppe Piermarini in uno spazio di meditazione contemporanea, dove religioni, culture e discipline dialogano nel nome della pace. La mostra sarà visitabile dal 1 novembre 2025 al 31 ottobre 2026.
A venticinque anni dal Lieu de recueillement et prière inaugurato a Marsiglia, Pistoletto rinnova la sua missione: usare l’arte come strumento di riconciliazione interreligiosa e interculturale, riaffermando la necessità di un linguaggio che unisca, che “relighi”, come suggerisce l’etimologia della parola religione.
Al centro del progetto si trova un’antologica del Maestro biellese, protagonista dell’Arte Povera e autore di opere che hanno segnato la storia dell’arte contemporanea, come La Venere degli stracci e Il Terzo Paradiso.
Nelle sale della Villa Reale trovano spazio i suoi primi lavori su tela del 1957 e le opere più recenti, in cui la spiritualità si manifesta come presenza viva e costante. Ogni stanza diventa una soglia, un luogo di passaggio tra visibile e invisibile.
L’allestimento accompagna il visitatore attraverso un percorso che inizia con La Pietra dell’infinito e la Tavola interreligiosa per la pace preventiva, prosegue tra opere come Tempio, Annunciazione, Il codice trinamico, fino a culminare nei Giardini Reali, dove un nuovo Terzo Paradiso prende forma da cento panchine in materiale riciclato e riciclabile: un simbolo concreto di rinascita e responsabilità ambientale.
«Le religioni sono ridivenute indispensabili per l’arte poiché essa adesso ricongiunge l’individuo al mondo», afferma Pistoletto. «Con UR-RA ricolleghiamo arte e religione per creare insieme un nuovo mondo».
Un invito potente a ripensare l’arte non come fine estetico, ma come atto relazionale, capace di generare empatia, riconciliazione e visioni di pace preventiva.
Responsabilità dell’arte e nuova spiritualità condivisa
«L’alba dell’umanità si apre con il fenomeno artistico», spiega il curatore Francesco Monico. «Quel gesto primordiale delle mani sulle pareti delle caverne segna l’inizio di una libertà interiore che ancora ci appartiene. UR-RA raccoglie questa eredità e la rilancia: l’arte come territorio della libertà, spazio di coscienza e di esperienza condivisa».
La mostra non si limita al piano espositivo ma si espande nella realtà, intrecciando arte, scienza, educazione e finanza attraverso quattro convegni internazionali dedicati al dialogo tra spiritualità e società.
Dalla medicina all’economia, dalla poesia all’intelligenza artificiale, ogni incontro si propone di riscoprire la dimensione etica e umana nei sistemi che plasmano il nostro tempo.
Uno degli obiettivi più ambiziosi del progetto sarà la Carta di Monza per l’Interreligiosità, un documento che intende consolidare la cooperazione tra induismo, buddismo, ebraismo, cristianesimo, islam e pensiero laico — un manifesto di unità nella diversità.
Nelle parole del sindaco Paolo Pilotto, presidente del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, la mostra rappresenta «una sfida per confrontarsi con l’opera di un uomo che ha fatto dell’arte uno strumento di riconciliazione e di speranza».
UR-RA non è solo un’esposizione, ma un rito contemporaneo di riunificazione: un invito a guardare oltre i confini religiosi, culturali e disciplinari per immaginare insieme un nuovo paradigma del vivere.
Perché, come ricorda Pistoletto, «arte e religione nascono entrambe dal bisogno di unire» — e oggi, più che mai, il mondo ha bisogno di ritrovare quella connessione profonda che le ha generate.
(a cura di Gaiazoe.life)