La meditazione è una tecnica che sempre più spesso viene consigliata anche dai life, professional e spiritual coach perché meditare fa bene.
Ma perché meditare è sempre una buona scelta?
Per come conosciamo oggi il concetto di meditazione, diciamo che è una pratica recente per le persone “normali”. Questa tecnica, però, è praticata da secoli e, tendenzialmente, fa parte dell’uomo e del suo dna poiché è una attività che può essere svolta in maniera autonoma. E’ qualcosa di innato, anche se oggi, molti insegnano a meditare in quanto l’uomo si è allontanato dal sé vero e più profondo. Complici, soprattutto, in questo momento storico, gli smartphone con i social che rendono la nostra vita una interruzione unica.
Quando si medita ci si focalizza su altro, quindi si distoglie il pensiero dall’ego e dal sé più superficiale, entrando dentro di noi.
Questo allontanamento, in realtà, è molto salutare e aiuta soprattutto, quando diamo corpo alle paure, emozione antica che viene messa in azione dall’amigdala. Con la meditazione, l’amigdala si quieta e in questo modo anche i pensieri negativi affetti da paure, si placano, dandoci tregua e consentendoci di produrre sostanze naturali che ci fanno bene.
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Sono molti, ormai, i riscontri scientifici che sostengono che meditare faccia bene, fino a ridurre, ad esempio, le le infiammazioni, che attenua il senso di solitudine – che ad esempio colpisce gli anziani e quindi anche il pericolo di malattie come l’Alzheimer o quelle legate al cuore -. Infine, meditare quotidianamente riduce lo stress e l’aggressività, la rabbia – che ha effetti nefasti su psiche e fisico -: con questa tecnica ci focalizziamo sulle cose che davvero contano e non su ciò che ha il potere di distrarci e portarci fuori dal centro.