Sofia Alemani è un architetto autodidatta nel mondo della moda. Dotata di una creatività sovversiva e autenticamente naive, che la caratterizzano in maniera molto forte, Sofia ha partecipato all’ultima Milano Fashion Week riscoprendo le radici della sua famiglia e partendo dall’archivio dell’antica fabbrica tessile della sua famiglia, la “GIOVANNI TOSI E FIGLI” di Busto Arsizio, E’ in questo modo che la designer ha tratto ispirazione e materiali per la creazione di 13 outfit unici concepiti per riscoprire flanelle e cotoni con stampe all over ed esclusive tonalità di scozzese, in abbinamento al ruvido e schietto jeans da lavoro.
Una collezione che rivoluziona vestibilità e cromie,privilegiando la costruzione degli abiti. Il cotone stampato floreale all over si trasforma così in una texture essenziale, di natura minimalista, evocando solo in minima parte, e con ironia, gli abitini informali indossati dalle casalinghe degli anni ’60. Mentre le flanelle tartan contendono il ruolo da protagonista in declinazioni colore decisamente inusuali e cangianti. Sono infatti le metrature da campionario ad essere state conservate con amore nell’archivio di famiglia e così, in pochi centimetri, a beneficio dei rappresentanti, si rincorrono mixate tante tonalità diverse: dai verdi salvia fino alle tonalità accese dell’arsenico, dall’arancio scarico al turchese, dal rosso rubino fino al giallo canarino.
Insomma una collezione dove le forme sono indescrivibili nella loro essenza, ma uniche e riconoscibili all’insegna del carattere della designer che le ha ideate e create, come i drappeggi, le asimmetrie, i patchwork irriverenti che si inseguono in forme e strutture anticonformiste o come la salopette, o lo spolverino-vestaglia, o il micro-piumino che si infila dalla testa senza zip. ( A cura di GaiaZoe.life*)
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