E’ chiaro che quando si bevono alcolici, bisogna farlo con estrema responsabilità, tuttavia esistono marchi del beverage che sono particolarmente curati nella produzione dei propri prodotti, come il caso di Mama Vodka che ha una storia interessante sia dal punto di vista umano, sia dal punto di vista della sostenibilità.
Nata in Danimarca nel 2005 dalla audacia di Pauline Birch, questa vodka si distingue dalle altre in quanto è fatta esclusivamente di segale biologica e acqua pura di sorgente.Inoltre, per rispettare la cultura ecologica dei paesi nordici, il packaging della bottiglia che contiene questa bevanda è in puro cristallo, ovviamente riciclabile (su cui compare la scritta in rosso ispirata al colbacco in pelliccia bianca delle ROYAL GUARDS DEL CASTELLO DI AMALIENBORG).
La storia di questa vodka è, però, votata anche all’empowerment: non a caso la creatrice è una donna cosmopolita e indipendente che ha pensato alle donne come lei, che scelgono autonomamente come orientare i propri consumi e che sanno apprezzare un drink alcolico fatto per piacere loro sia in termini di gusto, sia in termini di lifestyle (design asciutto tipico nordico, qualità degli ingredienti lavorati nel pieno rispetto della natura, e un pizzico di glam, dato che Mama Vodka si trova solo in selezionati locali europei – in Italia, ad esempio, è a Milano al Bar Basso, tempio dei cocktail e luogo di incontri per intellettuali e designer del mondo della moda e degli oggetti di arredamento). Del resto, si sa, la Danimarca è anche la terra della democrazia e della parità tra i generi, un paese in cui le donne sono in primo piano e si battono con successo per un’effettiva parità.
(a cura di Gaiazoe.life*)
(*il primo vero blog sul lifestyle sostenibile)