Toppe o Patches e ricami applicati hanno origini nell’antica Cina dove simbolo di ricchezza erano usate per identificare i titoli nobiliari, Royalty. Nel tempo questa tecnica diffondendosi e adattandosi alle diverse culture ha assunto diverse connotazioni.
Da segno distintivo adottato in campo militare negli Stati Uniti all’inizio dell’800, usato per coprire parti di indumenti o accessori rovinati o ancora come rinforzo per i punti di maggior usura (es. sui gomiti di un golf di lana) con mera funzione pratica; e ancora trasformato dagli Hippies negli anni 70 in messaggi di pace e anarchia che le cucivano sui propri abiti, spesso di seconda mano, sotto forma di simboli e parole.
Fino ad arrivare ad un mezzo di espressione della creatività negli anni 90 comparendo sulle passerelle su ogni tipologia di capo ed accessorio nelle più disparate variazioni di forme colori e materiali.
Un esempio sono le linee dedicate ai personaggi Disney da Emmanuel Schvili, Iceberg … e molti altri che hanno trasportato i nostri eroi preferiti dalle vignette al quotidiano,
Oggi a distanza di vent’anni sono ricomparse su capi di punta dei più famosi stilisti (esempio Gucci …) e noi copiando la tendenza e in perfetta linea con gli ideali di sostenibilità possiamo dare una seconda vita ai capi dimenticati nell’armadio, o semplicemente rendere unico il nostro modo di vestire seguendo il proprio gusto personale. (Sabrina Bosetti)