Il Museo del Tessuto di Prato è noto a tutto il mondo, grazie alle mostre che periodicamente ospita dedicate, soprattutto alla moda, spesso Made in Italy. La novità che vede per protagonista questo spazio prestigioso ha a che fare con l’inaugurazione di una nuova sezione espositiva dedicata alla circular economy e all’innovazione sostenibile e con la creazione di un archivio dedicato all’innovazione del settore tessile.
Una wunderkammer di capi e prodotti sostenibili
Tra i prodotti ecosostenibili e innovativi che il pubblico potrà trovare nella nova sezione espositiva spiccano: una borsa in pelle realizzata dagli scarti della mela, pelle vegana dalle foglie del cactus messicano, scarpe che impiegano cellulosa estratte da foglie di ananas, tessuti in cashmere e lana riciclati, materiali in lino e cotone esclusivamente biologici, fibre in nylon riciclato o in poliestere biodegradabile in acqua marina, maglieria in denim riciclato.
Per realizzare questa “materioteca”, il museo ha collaborato con numerose realtà tessili e della moda del distretto di Prato, ma anche del resto di Italia.
Le aziende che hanno contribuito finora sono oltre 40: Ananas Anam, Antilotex, Archè, Candiani, Carvico, Colorifix, Cuir Marin de France, Desserto, Gruppo Colle, Filati Bemiva, Frumat, Giolica, Gradozero Espace., Igea, Industria Italiana Filati, Jersey Lomellina, Lamintess, Lanificio
Becagli, Lanificio Bigagli, Lanificio Bisentino, Lanificio dell’Olivo, Lanificio Paultex, Lineaesse Tessuti, Lineapiù Italia, Lyria, Main Street, Manifattura Forasassi, Manteco, Marini Industrie, Marshbird, Millefili, Paoletti Tessuti, Pecci Filati, Pinori Filati, Pontetorto, Qwstion, Rifò,
Rifinizione Vignali, Sedacor, Seven Stamperia, Studioestile Tuscany, Tessilfibre,Texmoda Tessuti.