Il progetto dedicato alla ricrescita dell’alga bruna Cystoseria che popola il giardino di Portofino è diventato, finalmente, realtà. Il ‘Portofino Seaweed Garden’ è stato realizzato grazie al contributo dell’Associazione Europea per la Conservazione Outdoor (EOCA), insieme all’Area Marina Protetta di Portofino e all’Università di Genova utilizzando il protocollo di restaurazione sviluppato nel progetto ROC-POPLife. In questo modo, nei prossimi due anni quest’alga sarà protetta e custodita, oltre che monitorata dagli sportivi e amanti del marche che transiteranno nella baia di Paraggi per agevolare la salvaguardia della specie, infatti, la caratteristica di quest’alga è quella di essere presente sulle coste rocciose del Mar Mediterraneo e di produrre una grande quantità di ossigeno, catturando l’anidride carbonica.
Un’alga utile contro le emissioni di CO2
Queste sue caratteristiche la rendono una vera e propria arma contro la produzione di Co2. Tuttavia, la ragione della scelta è dovuta anche alla fragilità di questa alga che negli anni, a causa dei cambiamenti climatici è andata via via scomparendo.
Portofino Seaweed Garden è stato l’unico progetto italiano tra 280 progetti internazionali ad essere selezionato e finanziato da EOCA (European Outdoor Conservation Association). Realizzato insieme all’Area Marina Protetta di Portofino e all’Università di Genova, Portofino Seaweed Garden desidera coinvolgere gli appassionati di sport outdoor marino (SUP, kayak, snorkeling/coasteering, nuoto, piccole imbarcazioni) nelle attività di protezione, monitoraggio e ripristino delle foreste di alghe Cystoseira.
Le “talee” delle alghe sono state cresciute in laboratorio, ed una volta raggiunta la lunghezza idonea sono state “piantate”sulla scogliera del versante orientale della baia di Paraggi sotto al Castello Bonomi, dove si trova il giardino.
(a cura di Gaiazoe.life)