Drumohr è uno di quei marchi di abbigliamento che in maniera non urlata e discreta, ovvero elegante, ha superato brillantemente le barriere del tempo, visto che è attivo dal 1770. Nato a Drumfries, in Scozia fin da subito si è caratterizzato per la realizzazione di collezioni di maglieria di alto livello che nel tempo ha conquistato il jet set internazionale tanto che è grazie all’iconico Gianni Agnelli, che amava indossare il motivo “razor blade”, che questo modello prese il soprannome di biscottino.
Gaiazoe ha intervistato Michele Ciocca presidente dell’azienda:
Drumohr è un marchio iconico indossato da molte celebrities nel passato e anche oggi: qual è il segreto del suo successo?
Drumohr non è soggetto a svilimenti dati dal passaggio di mode e tendenze, questo valore intrinseco nasce col brand nel 1770 e continua ancora oggi. Oggi che, dal 2006 per la verità, il brand fa parte del Gruppo CIOCCA e la produzione, trasferita in Italia, è totalmente Made in Italy unendo e traducendo i valori della tradizione inglese con il gusto e il savoir faire italiano. Collezioni che diventano una affermazione per coloro che amano il dettaglio, quel “quid” capace di distinguere e distinguersi dall’ordinario ma sempre e comunque sobrio, non “urlato”.
Quali sono le caratteristiche specifiche che fanno la differenza rispetto ad altri brand? Cosa è cambiato dopo il trasferimento in Italia dalla Scozia?
La nuova proprietà si è dotata di macchinari di ultima generazione che hanno permesso di mantenere la tradizionale origine dei filati e preservare la lavorazione tipicamente scozzese, unite a grande innovazione. Attenzione verso la ricerca, da sempre parte del DNA dell’azienda, così come la scelta di materie di eccellenza, per garantire i più elevati standard di qualità e morbidezza del prodotto finito, sono elementi imprescindibili e punto di orgoglio del brand.
Com’è la donna Drumohr?
Come l’uomo Drumohr, una donna attenta al dettaglio che passa attraverso la lavorazione del filato, un particolare tipo di punto o una cucitura. La donna che sceglie un capo Drumohr è, nel suo essere casual, una donna che ama le cose belle e raffinate.
Come declinate concretamente il concetto di sostenibilità?
Da anni abbiamo impostato un planning rivolto a energia rinnovabile con un moderno sistema fotovoltaico e mini idroelettrico a livello di impiantistica dell’azienda Ciocca e son in fase avanzata di studio di applicabilità impianti di trigenerazione e geotermia. Il concetto è insito nella natura dell’azienda storica Ciocca, e del brand Drumohr che nel suo patrimonio ha sempre portato avanti un prodotto imperituro di qualità, bellezza, originalità.
Il modello di consumo fondato sul rispetto della natura, contro gli sprechi, e il consumo dei prodotti in tempi lunghi, e arrivare ora alla fine del percorso, dove il prodotto può essere riciclato, è stato un passo veloce. Quindi contro la politica del fast fashion, e del consumo irresponsabile e irrispettoso nei confronti delle materie prime, del lavoro dell’uomo e della natura.
L’estrazione industriale, imprenditoriale della società ha avuto successo negli anni e nelle generazioni per la coerenza delle scelte, ora è giusto iniziare ad esporsi e far conoscere cosa accade, come si lavora in questo solido e ricco comporto manifatturiero.
A partire dallo scorso maggio, infatti, è stato installato nella sede di Quinzano un impianto di pannelli fotovoltaici, grazie al quale durante le ore diurne, l’intero fabbisogno energetico degli stabilimenti del gruppo è coperto da energia solare. Composto da oltre 1500 pannelli di ultima generazione ad alta efficienza, il nuovo impianto fotovoltaico è in grado di produrre fino a 499KWP. In questo modo annulliamo i consumi di energia prodotta da fonti non rinnovabili e lavoriamo per rendere efficiente anche il consumo di acqua attraverso il recupero e il filtraggio delle acque (L’azienda di cui Drumohr fa parte sta sviluppando concretamente l’implementazione della geotermia e trigenerazione per ridurre CO2 il più possibile fino al 65%.). Inoltre tutte le attività svolte all’ interno della “cittadella” a Quinzano d’Oglio permettono di seguire le attività a km 0, dando la possibilità ai lavoratori stessi di condurre uno stile di vita sano ed equilibrato, e di seguire a stretto giro tutte le operazioni per arrivare al capo finito. I filati provenienti da filature italiane, garantiscono il processo di recupero di fibre, la riduzioni dello smaltimento delle scorie di lavorazione con un risparmio di risorse naturali come acqua e energia.
Come state affrontando il 2021?
Tra le principali strategie di Drumhor sarà importante proseguire in maniera solida l’espansione nel mercato internazionale, parallelamente alla presenza di una selezionata rete di negozi diretti. La collezione eco-sostenibile sarà parte integrante della collezione Drumohr. L’heritage del brand ci facilita nel proseguire coerentemente coi nostri valori, dando loro sempre più visibilità anche grazie ai social. Stiamo infatti mettendo ulteriormente a punto il nostro canale digital, che durante i primi mesi della pandemia abbiamo internalizzato completamente ed è già molto attivo e proficuo. Sarà inoltre nostra premura incrementare la vendita online, soprattutto in questi momenti, una comunicazione più coerente possibile dell’immagine del brand, insieme alla collaborazione con enti in linea con i nostri valori.