Capita a volte di cercare ispirazioni sui social, in particolare, su Instagram e per coincidenze fortuite (nrd ma esistono le coincidenze?) ci si imbatte su profili interessanti e altamente creativi, qualcosa che non si ricorda di aver visto prima e per questo, senza segnalazioni da parte di uffici stampa, decidere di indagare e investigare il mondo di quelle persone che fanno quel tipo di creatività,seguendo solo i contenuti: è il caso di Confusione gioielli, marchio fiorentino creato da Stefania Guidi e Maurizio Bresci, che lascia il segno per il suo design non lineare, inusuale e fortemente materico, persino ancestrale. E che è anche fortemente sostenibile, come piace a noi
Gaiazoe li ha intervistati:
Dove prendete ispirazione per realizzare le vostre creazioni che sono, indubbiamente, molto particolari e uniche?
La nostra creatività si basa sull’osservazione della natura e di ciò che ci circonda. Alcune collezioni si ispirano direttamente agli elementi naturali, altre ad elementi legati al lavoro dell’uomo.Questo nostro lavoro si sviluppa nel corso di anni, da 15 anni viviamo insieme e abbiamo sviluppato in maniera complessa e completa un lavoro iniziato da Stefania da molti anni con l’acquisizione delle tecniche di base della gioielleria. Tuttavia, non siamo gioiellieri, abbiamo cercato di produrre ciò che avremmo voluto trovare e non trovavamo, soprattutto per il mondo maschile.
Come nascono i vostri pezzi?
Non esiste una regola…ogni nuovo pezzo nasce da una idea di uno di noi due, su cui,poi, discutiamo ci confrontiamo, ci adattiamo e alla fine creiamo di getto, senza disegnare nulla, ma solo lavorando la materia fino a quando non otteniamo un risultato che ci soddisfa entrambi (quasi mai!!;-))
Come è nato il vostro marchio con questo nome particolare?
Confusione nasce dalla testa di Stefania che, quasi 20 anni fa, dopo la folgorazione per la scoperta della fusione a cera persa, iniziò a dedicarsi alla produzione per amici, conoscenti e compratori dei primi monili. Serviva un nome e così abbiamo pensato alla lavorazione con la fusione a cera persa, una confusione che la caratterizza e che ci ha condotto al nome CON FUSIONE!
Cosa vi spinge nel vostro lavoro?
La filosofia dietro il nostro lavoro è la ricerca di ciò che non troviamo.La spinta è una passione comune irrefrenabile
Quanti pezzi realizzate e a che tipo di tecnica vi affidate?
Realizziamo sempre pochi pezzi, perché ognuno di essi è realizzato interamente a mano e comporta molte ore di lavorazione. Usiamo soprattutto argento, a volte con inserimento di lastra oro zecchino, pietre raw, e pelle. Il punto di forza è la finitura dell’argento, realizzata con acidi ed esaltazione della materia grezza e primitiva. La tecnica più usata è la fusione a cera persa, che ultimamente abbiamo iniziato a sperimentare anche nel nostro laboratori, usando la tecnica della fusione dioretta nell’argilla, un metodo antichissimo ed ancestrale.
Perché siete un marchio sostenibile?
La nostra sostenibilita è legata all’uso di materiali sostenibili (argento anche riciclato, pelle conciata al naturale che acquistiamo da un fornitore locale che ci vende gli scarti della sua lavorazione di oggetti più grandi) e al fatto che ogni pezzo è realizzato su richiesta, quindi non esiste sovrabbondanza né spreco di produzione. Le nostre fusioni vengono realizzate, comunque, in un piccolo laboratorio a km zero in centro a Firenze, gestito da artigiani fiorentini.
Come vi vedete tra 5 anni?
Partiamo col dire che abbiamo 54 e 57 anni…quindi tra 5 anni, ci vediamo piuttosto anziani!!! Ci piace l’idea di vederci, vivi e ricchi, e, a seconda dei giorni, che viviamo in campagna o in riva al mare e produciamo pochi pezzi per miliardari misantropi.:D (testo raccolto da Viviana Musumeci)