La parola “medica” ha una origine antica, sebbene oggi qualcuno l’abbia rispolverata per definire le donne che esercitano questa professione; Cettina Bucca corrisponde esattamente alla definizione data del concetto di “medica” dal Dizionario della lingua italiana di Niccolò Tommaseo e Bernardo Bellini, ovvero di “Donna che esercita la medicina o ha una certa pratica nella cura delle malattie o che si dedica a curare una persona malata o ferita”.
Questa fashion designer siciliana, indubbiamente, unconventional, infatti, è da una vita (anzi 14, secondo quanto le disse una volta uno shamano) che si prende cura delle persone e non solo in campo medico scientifico. Perché se è vero che fin a piccola ha mostrato di avere una passione per i vestiti e per la moda, usando avanzi di tessuti per realizzare e confezionare abiti per bambole e coperte per gli animali, è anche vero che poi, per molto tempo (anche oggi) ha seguito un altro percorso, quello scientifico della biologia. Ma, si sa, la vita è fatta di cicli che si aprono e si chiudono o continuano a intersecarsi e nel 2010, Cettina ha lanciato il brand di moda omonimo sotto forma di Atelier di abiti sartoriali su misura per diventare in seguito e in breve tempo un vero e proprio marchio di moda made in Italy.
La collezione Autunno-Inverno 2020-21 presentata durante l’ultima edizione del White a Milano è chiaramente ispirata al mondo delle fiabe intese come chiave per accedere al nostro immaginario e subconscio per mettere in risalto un significato profondo, esoterico e di crescita morale. Nella storia delle palette di colori scelti per tingere la collezione, il male è rappresentato dal color nero, per la prima volta selezionato in contrapposizione al bene interpretato dal bianco. Non può mancare il rosso tipico del mantello di Cappuccetto Rosso che rappresenta il calore della fusione tra gli opposti. Il verde brillante e l’azzurro riportano armoniosamente l’equilibrio mancante restituendo pace e gioia di vivere. Tocchi di rosa e di violetto genziana sottolineano la delicatezza e la magia che non devono mai mancare in ogni favola. Le stoffe pregiate, rigorosamente naturali come i velluti lisci e a coste, le viscose, le sete, le lane mohair ea lpache e i cotoni invernali, e le paillettes brillanti per i look che risplendono di luce e magia, sono i materiali che raccontano una storia tutta Made in Italy. Ecco che cosa ha spiegato Cettina Bucca a GaiaZoe intercettata di recente al White:
Quali sono gli elementi che caratterizzano la tua visione della moda?
Io parto dal tatto. Mi piace la sensualità dei materiali e dei tessuti che utilizzo per confezionare gli abiti. Quando vedo un capo o un tessuto, la prima cosa che faccio è toccarli. Ne ho proprio bisogno, come sento la necessità di entrare in contatto con il mondo dei colori. Sono importantissimi perché influiscono su di noi, sul nostro umore, sulla nostra anima. Io, peraltro, dipingo e amo immensamente farlo. I colori fanno parte della mia vita e non solo nell’ambito della moda.
Come esprimi la tua vicinanza al pianeta?
La natura fa parte della mia vita per questo non può non essere al centro della mia creatività anche dal punto di vista della produzione sostenibile. Innanzitutto, i nostri capi sono realizzati quasi esclusivamente in Sicilia. Mi piace lavorare con persone che mettono passione nel proprio lavoro e sono molte le eccellenze con cui collaboro.
Da tempi non sospetti uso materiali naturali e riciclati, del resto riusiamo e riadattiamo anche i tessuti che avanzano perché li diamo agli ospiti della casa di riposo per anziani di cui sono direttrice. Queste persone usano il proprio tempo per confezionare personaggi e pupazzi in stoffa da regalare ai nipoti o da vendere anche per beneficenza. Amo molto la mia terra e il recupero di alcuni tessuti antichi per realizzare capi unici; questa pratica consente anche di raccontare un territorio ricco di storia e di cultura come quello in cui vivo. (Viviana Musumeci per Gaiazoe.life*)
(*Gaiazoe.life il primo vero blog sul lifestyle sostenibile)
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